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Le pagelle di Torino-Roma 0-1: Toro, tieniti stretto Falque. Izzo già essenziale

Gianluca Sartori

 TURIN, ITALY - AUGUST 19: Armando Izzo (R) of Torino FC tackles Kevin Strootman of AS Roma during the Serie A match between Torino FC and AS Roma at Stadio Olimpico di Torino on August 19, 2018 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

DE SILVESTRI ng: inizia bene, senza sottrarsi alle sportellate con Kolarov, ma anzi restituendole di santa ragione. Fino a quando deve uscire, proprio dopo uno scontro con il terzino serbo della Roma, che lo travolge: la schiena finisce ko. (27' AINA 6: si ritrova lanciato in campo nemmeno una settimana dopo il suo arrivo. I primi due palloni toccati sono una bella chiusura di testa e un bel filtrante in avanti per Falque. Mostra personalità, chiama sempre il pallone e costruisce il gol (poi annullato) di Falque con una bella iniziativa sulla destra. Nel finale concede a Dzeko un metro di troppo, dimenticandoselo alle spalle, e il bosniaco lo punisce con un gol al volo da campione. Il suo resta un buon esordio).

MEITE 6.5: da mezzala destra svolge bene il suo compito. Tanta sostanza, buone letture e - salvo poche eccezioni - giocate ordinate: dà la sensazione di meritare una maglia da titolare. Mette i brividi a Olsen con un sinistro potente. Conferma i buoni segnali del precampionato, giocatore in crescita che potrà essere molto utile.

RINCON 6: da schermo davanti alla difesa ha un gran da fare: sporca tanti palloni, ne sbaglia qualcuno, poi prende una traversa nella miglior occasione granata del primo tempo. Sono dolori nella ripresa quando perde un brutto pallone sulla trequarti, ma Baselli salva tutto in ripiegamento su Pastore. Tutto sommato la sua è una prova generosa e di sostanza. (41' st SORIANO ng: esordio in maglia granata, sfortunato perché entra lui e il Toro prende gol).

BASELLI 6: primo tempo sonnolento: non cambia marcia, si fa irretire dal comunque forte centrocampo avversario e non velocizza le giocate. Galleggia tra le linee di centrocampo e attacco senza riuscire a sdoganare la sua grande qualità. Poi nella ripresa fa un salvataggio che vale un gol su Pastore. E questo gli vale la sufficienza.

BERENGUER 6: qualche ingenuità e qualche buona iniziativa. Prima si fa soffiare un pallone banale da Florenzi, che porta a una chance importante per Pastore, poi si fa vedere nella metacampo avversaria con un paio di palloni interessanti. Cresce alla distanza e sebbene sprechi una ripartenza con un controllo maldestro ma non molla e gioca con caparbietà e grinta. Per lui questo era un esame, ne esce discretamente.

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