toro

Le statistiche smentiscono Ugolotti

“Se personalità vuol dire passarsi la palla orizzontalmente per minuti e minuti, allora...”, sibilava velenoso Guido Ugolotti, allenatore del Grosseto, ai nostri microfoni una volta terminata la gara di ieri sera. Per poi...

Redazione Toro News

“Se personalità vuol dire passarsi la palla orizzontalmente per minuti e minuti, allora...”, sibilava velenoso Guido Ugolotti, allenatore del Grosseto, ai nostri microfoni una volta terminata la gara di ieri sera. Per poi aggiungere che il Torino “non ha mai tirato in porta”.Se già la semplice sensazione dello spettatore neutrale diceva cose diverse, a smentire le parole del tecnico biancorosso (attribuendovi solo il filtro della rabbia per la prima sconfitta stagionale) sono ora gli stessi numeri.I granata hanno messo in campo il solito dominio nel possesso di palla (58% contro 42), ed é ormai noto come la manovra si orchesti a partire dalla difesa; questa é la graduatoria di giornata dei passaggi riusciti: Ogbonna 72, D'Ambrosio 62, Iori 51, Glik 47, Basha 47, Padella (primo grossetano nell'ordine) 40. Questo sembrerebbe confermare le parole di Ugolotti sulla sterilità del fraseggio orizzontale del Toro, ma un altro dato sovverte le dichiarazioni del maremmano: i granata hanno fatto girare la palla in difesa per il 25% del tempo totale in cui l'hanno avuta fra i piedi, e per il 20% in attacco, contro un 45% nel reparto arretrato ed un misero 9% in quello avanzato da parte del Grosseto.Questo per quanto riguarda i numeri della partita, che dicono molto.Abbandonandosi invece alle statistiche storiche, scopriamo come un inizio di campionato tanto positivo non si vivesse dalla stagione post-scudetto di Radice, quella 1976/'77 dei 50 punti: altra roba, certo (per la cronaca erano 7 vittorie ed un pari), ma rapportando il tutto ai tempi, c'é di restare stupefatti anche oggi, anche in Serie B.Partenza ottima anche per la difesa di Ventura, che ha subito fin qui solamente 4 reti in 8 gare: per trovare un debutto migliore bisogna andare alla prima stagione del Torino FC di Cairo, quando dopo altrettanti incontri solamente 3 volte Taibi aveva dovuto raccogliere la palla in fondo al sacco. Un buon presagio, insomma...E infine, sfatato anche un altro, piccolo tabù: al quarto tentativo, arriva anche la prima vittoria con Gianpaolo Calvarese come arbitro. Numeri che dicono bene, tutti, dal primo all'ultimo.

(foto M.Dreosti)