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Le tre sentenze di Genoa-Torino 2-1: Miha perde il timone, il Toro non ha più motivazioni

Nicolò Muggianu

 GENOA, ITALY - MAY 21: Sinisa Mihajlovic head coach of Torino watches from the stand the Serie A match between Genoa CFC and FC Torino at Stadio Luigi Ferraris on May 21, 2017 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Un altro elemento importante riguarda le tenuta mentale del Torino e il rapporto allenatore-spogliatoio. Nel corso del match infatti, la squadra di Sinisa Mihajlovic sembrava avesse la testa altrove, e non avesse più quella cattiveria e quell’intensità sfoderata nel derby, che aveva permesso ai granata di accarezzare la possibilità di vincere allo Juventus Stadium. Il Toro infatti è stato dominato in lungo e in largo da un Genoa ordinato ma tutt'altro che incontenibile, a dimostrazione del fatto che le motivazioni ormai scarseggiano. Se per motivi simili Mihajlovic aveva deciso di portare la squadra in ritiro punitivo ecco che questa scelta non si è ripetuta. Alla squadra sono stati concessi due giorni di riposo, segnale del fatto che ormai è chiaro a tutti che la voglia di fare bene - a classifica già acquisita - non c'è più. La giornata di ieri è stata rovente - a tal proposito - con alcune voci (rivelatesi infondate n.d.r.) che avrebbero voluto un imminente divorzio tra il mister serbo e la società di via Arcivescovado. A fare da pompiere e gettare acqua su un fuoco che stava per divampare ci ha pensato Urbano Cairo che ha dichiarato: "Il mister non è in discussione" ponendo, almeno per il momento, la parola fine sulla vicenda. Ma le acque al Torino sono tutt'altro che calme...

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