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Le tre sentenze di Genoa-Torino 2-1: Miha perde il timone, il Toro non ha più motivazioni

Nicolò Muggianu

 GENOA, ITALY - MAY 21: Ivan Juric head coach of Genoa, Juan Iturbe of Torino and Raffaele Palladino of Genoa during the Serie A match between Genoa CFC and FC Torino at Stadio Luigi Ferraris on May 21, 2017 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Altra nota negativa arriva da coloro che avevano l'occasione di mettersi in mostra e guadagnare minuti importanti in vista del futuro. Stiamo parlando di Avelar, De Silvestri, Iturbe e Boyè i quali, lanciati da Mihajlovic al centro della sua rivoluzione tecnico-tattica, hanno deluso in più frangenti. I due terzini sono parsi ancora ben lontani dalla condizione fisica ideale e hanno peccato di disattenzione in fase di ripiegamento e di "pigrizia" nel eseguire al meglio le diagonali difensive. Per quanto riguarda i due esterni invece, l'argentino classe '96 è stato evanescente, fallendo anche quelle accelerazioni palla al piede che solitamente sono il suo punto di forza. Il paraguayano - dal canto suo - fatica ancora ad affermarsi ed è ineducato tatticamente: merita il riscatto per 12 milioni di euro? Se Iturbe è quello visto a Genova la risposta non può che essere un secco no. Sorprende poi l'assenza di Iago Falque: unico giocatore che - in quanto ex - avrebbe potuto trovare dentro di sè quel sentimento di rivalsa in più che avrebbe giovato alla squadra. L'occasione è stata sprecata, ed ora per loro il futuro è sempre più incerto...

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