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Leo Junior a Sky: “Il Derby del ’84 indimenticabile. Zaccarelli? Capitano straordinario”

Leo Junior al Museo del Toro (foto Chirico)

Dichiarazioni / Il brasiliano ex granata e Pescara ospite della trasmissione #CasaSkySport

Andrea Calderoni

Ospite a #CasaSkySport è stato Leo Junior in collegamento da Rio de Janeiro. "In Brasile si sta cercando di fare il possibile per evitare gravi problemi - ha detto -. Abbiamo una carenza sanitaria. Le prossime due settimane saranno le più complicate. Ad oggi 44 giorni senza uscire di casa". Tanti meravigliosi ricordi a partire dall'approdo in Italia e al Torino a metà anni Ottanta. "Chiesi a Moggi (allora dirigente granata ndr) se a Torino mi volevano come terzino o come centrocampista. Mi rispose centrocampista e allora accettai, altrimenti non avrei mai lasciato il Brasile. Ero nato centrocampista, poi mi avevano fatto scalare a terzino e in quella zona del campo sono rimasto per tanti anni ma volevo tornare a centrocampo e il Torino me lo fece fare" ha detto.

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VIDEO MESSAGGIO - Renato Zaccarelli ha lasciato un video messaggio al suo ex compagno Leo Junior e l'ha fatto con una radiosa maglia granata addosso. "Zaccarelli era già un esperto della squadra nel 1984. Mi legai subito a lui e a sua moglie Loredana. Conosceva come pochi la città, la squadra, la società e mi ha dato una grandissima mano. Sento sempre la sua mancanza, perché ci sono persone straordinarie ed indimenticabili" la risposta del brasiliano al suo ex capitano. E poi è comparso in collegamento un altro brasiliano meraviglioso, Zico, che ha preso in giro l'amico: "Ora è molto contento perché è nato il suo primo nipote, ma io ne ho già otto. Lo batto otto a uno". 

DERBY - Leo Junior, poi, non poteva non parlare del Derby della Mole del 18 novembre 1984, vinto 2 a 1 in rimonta dal Torino grazie a Francini e Serena."Clima del derby unico, ho vinto il mio primo derby e lo porto nel mio cuore. Partita indimenticabile per tutti i tifosi. La Juventus era fortissima e noi stavamo iniziando a crescere. Fu una gioia immensa vincere quella partita" ha sottolineato. E ancora: "Non posso dimenticare l'Italia per quello che mi ha dato e Torino per la squadra e perché all'ospedale Sant'Anna è nata mia figlia". 

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EX COMPAGNO - In collegamento con Junior si è messo Gian Piero Gasperini, suo ex compagno nel Pescara. "Mi ha conquistato il gesto di Gasperini che mi donò la sua fascia di capitano. E' servito a cementificare il gruppo che raggiunse la salvezza. Gian Piero era il braccio destro di Galeone: si vedeva che aveva già una mentalità da allenatore. Vederlo ai vertici da tecnico non mi sorprende". E poi un ricordo legato a Silvio Berlusconi e ad un Milan-Pescara finito 2 a 0 per i rossoneri al termine, però, di un'ottima partita degli abruzzesi. "Mi regalò un orologio al termine della gara, lo conservo ancora oggi e poi mi fece una battuta: peccato che sono arrivato tardi a fare il presidente, altrimenti... E io gli risposi molto sinceramente: peccato anche per me". A quest'ultimo aneddoto grande risata collettiva e soprattutto di Junior. "Leo è stato il più forte giocatore con cui ho giocato ed è stato uno tra i più grandi giocatori venuti in Italia in quegli anni" la consacrazione di Gasperini.