di Valentino Della CasaAnalizzando il Toro ai Raggi X, emerge finalmente il trovato equilibrio in campo, con i reparti uniti, mai troppo lunghi e un centrocampo che, dopo tanto penare, è riuscito nel suo intento di essere la solida cerniera in grado di fare sia la fase difensiva, sia quella offensiva.È proprio questa la chiave di volta che deve essere evidenziata, e che sta portando il Torino verso una continuità di rendimento (ma siamo solo agli inizi) non di poco conto. Contro la Reggina, infatti, la prova dei due mediani De Vezze e De Feudis è stata impeccabile, permettendo alla difesa di evitare pericolosi rischi e allo stesso tempo facendo ripartire con rapidità (e la qualità che ci si aspettava, soprattutto dall’ex Cesena) l’azione offensiva dei granata.Senza poi dimenticare il tiro da fuori, finalmente preciso e pericoloso, non solo nelle occasioni delle due belle parate finali di Puggioni, ma anche nell’azione del goal di Bianchi, dove proprio un (brutto, a dire il vero, ma il tentativo c’è stato) tiro di De Vezze ha favorito la rete del pareggio. Sono piccoli segnali che però vogliono dire tante cose, sia sulla determinazione della squadra quando scende in campo, sia che, dal punto di vista più pratico, il lavoro di mister Lerda non è tutto da cestinare. L’importante è continuare su questa strada, senza cedere di un millimetro. Ma se il Toro aveva bisogno di trovare il giusto amalgama, non si può dire che questo non sia avvenuto. A partire proprio da quel reparto nevralgico che è il centrocampo.
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L’equilibrio parte dal centrocampo
di Valentino Della Casa
Analizzando il Toro ai Raggi X, emerge finalmente il trovato equilibrio in campo, con i reparti uniti, mai troppo lunghi e un centrocampo che, dopo tanto penare, è riuscito nel suo...
(Foto: M. Dreosti)
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