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Limbo granata

A 90 minuti dalle vacanze (per i giocatori) e dall’inizio dei lavori più intensi (per i dirigenti), ci sono solo due società che sono in balia di un destino ancora incerto: sempre loro, Bologna e Torino....

Redazione Toro News

"A 90 minuti dalle vacanze (per i giocatori) e dall’inizio dei lavori più intensi (per i dirigenti), ci sono solo due società che sono in balia di un destino ancora incerto: sempre loro, Bologna e Torino. Destino che pare deciso al 99%, per utilizzare una percentuale abusata in questi giorni da José Mourinho, ma comunque non abbastanza. Non abbastanza per impostare una strategia da Serie B piuttosto che da Serie A. Non abbastanza neppure per sapere, con certezza, chi queste strategie sarà chiamato ad attuare.

"A meno che non si realizzi quell’1% di probabilità favorevole alla causa granata, a Torino si dovranno rivedere molte cose. Scegliamo di vivere questi giorni nel limbo in cui effettivamente il club granata vive, perché parlare di calciomercato o di decisioni importanti sarebbe fuori luogo, come fuori luogo è qualsiasi cosa che tenda a sviare l’attenzione dal prossimo ed ultimo impegno di campionato, quasi impossibile ma comunque rigorosamente da tentare (magari con la Primavera in campo…). Abbozzare discorsi sul futuro del Toro potrebbe essere dannoso e anche completamente inutile, proprio in virtù della piccola incertezza che permane, pertanto eviteremo; si tratta di pochi giorni, ci sarà poi un’intera Estate in cui saziarsi di speranze, consigli e notizie vere e false (queste ultime cercheremo come sempre di lasciarle altrui).

"Anche perché, come si accennava in apertura, non solo le strategie, ma anche gli uomini ad esse deputati sono in dubbio. Il direttore sportivo Rino Foschi, al cui ingaggio abbiamo applaudito perché primo uomo di grande esperienza (e conoscenze) ingaggiato da Cairo nel ruolo e la cui opera estiva attendiamo con buone aspettative, è il primo a non essere sicuro di mantenere l’incarico, non tanto per la vicenda giudiziaria che lo tocca ma per la prospettiva di Serie B unita alle proposte che gli giungono da altre società. Il manager romagnolo potrebbe decidere di accettare la sfida della cadetteria, e di realizzare magari un percorso vincente come quello vissuto alla corte di Zamparini; ma non è detto che questo accada.

"Alcuni giocatori resteranno, altri no, probabilmente ci saranno sorprese anche in questo senso; ma è evidente quanto influisca la categoria di destinazione. Pertanto, evitiamo anche di fare nomi, concediamoci una settimana –scarsa- di pazienza: c’è un tentativo a disposizione, da giocare al di là di ogni, comprensibile, pessimismo. Soprattutto, cerchiamo sempre di evitare i discorsi fatti di aria fritta, pertanto si parlerà di futuro solo quando il presente sarà ufficialmente finito.