di Paolo Morelli
toro
L’ipotesi dei quattro al centro
di Paolo Morelli
Se il problema di questo Toro – oltre all’inspiegabile calo nella ripresa – è il modulo, De Biasi sta mettendo le mani avanti. Il 4-3-3 rende la...
Se il problema di questo Toro – oltre all’inspiegabile calo nella ripresa – è il modulo, De Biasi sta mettendo le mani avanti. Il 4-3-3 rende la squadra più offensiva, ma troppo scoperta e facilmente vittima del gioco avversario. Un 4-4-2 garantisce più copertura, e forse anche De Biasi ha deciso di adottare questo modulo, per cercare di invertire la rotta di queste prime sei giornate.Le scelte sono piuttosto limitate per quanto riguarda le fasce. Terzino destro sarà Colombo, in netta ripresa nell’ultima settimana, davanti a lui, Diana. Con Abate pronto a subentrare. In questo modo si potrebbe finalmente dare libero sfogo alle sgambate di Diana, che ci aveva abituato alle sue incursioni e ai suoi cross. Tenerlo sulla linea difensiva è sacrificarlo. Dall’altro lato c’è il problema inverso, chi schierare come ala sinistra? In difesa è probabile l’impiego di uno tra Pisano e Rubin. Quest’ultimo è stato schierato sulla mediana con l’Udinese, ma con scarsi risultati. Inutile ripetere che l’ala sinistra di ruolo manca nell’organico. Ma De Biasi deve accontentarsi di quello che ha, e così potremmo vedere in quella posizione, oltre a Rubin, magari Vailatti, o più probabilmente uno tra Barone e Säumel. Questo ovviamente se con il Cagliari non tornasse Rosina, che però non è ancora al top e, come ha detto lui stesso in conferenza stampa, meglio non rischiarlo se non è in forma. Ogbonna è stato provato come terzino sinistro in allenamento, magari prevedendo di utilizzarlo come riserva di Pisano, se Rubin dovesse giocare davanti.Il cambiamento del modulo potrebbe essere un segnale forte, ma è anche un rischio, come tutti i cambiamenti. Resta da vedere se il tecnico granata abbia intenzione di utilizzare il 4-4-2 già con il Cagliari, oppure contro una formazione ben più pericolosa dei sardi come la Juventus. Col 4-4-2 giocherebbero davanti Amoruso e Bianchi, la coppia dei 35 gol a Reggio Calabria, che così tornerebbe a giocare come giocava due anni fa. Chissà che un cambiamento tattico non porti qualche miglioramento sul piano del gioco, o anche solo sul piano della realizzazione. Per ora, l’utilizzo del 4-4-2 resta solo un’ipotesi, tra oggi e sabato cercheremo di capire qualcosa di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Se il problema di questo Toro – oltre all’inspiegabile calo nella ripresa – è il modulo, De Biasi sta mettendo le mani avanti. Il 4-3-3 rende la...
Se il problema di questo Toro – oltre all’inspiegabile calo nella ripresa – è il modulo, De Biasi sta mettendo le mani avanti. Il 4-3-3 rende la squadra più offensiva, ma troppo scoperta e facilmente vittima del gioco avversario. Un 4-4-2 garantisce più copertura, e forse anche De Biasi ha deciso di adottare questo modulo, per cercare di invertire la rotta di queste prime sei giornate.Le scelte sono piuttosto limitate per quanto riguarda le fasce. Terzino destro sarà Colombo, in netta ripresa nell’ultima settimana, davanti a lui, Diana. Con Abate pronto a subentrare. In questo modo si potrebbe finalmente dare libero sfogo alle sgambate di Diana, che ci aveva abituato alle sue incursioni e ai suoi cross. Tenerlo sulla linea difensiva è sacrificarlo. Dall’altro lato c’è il problema inverso, chi schierare come ala sinistra? In difesa è probabile l’impiego di uno tra Pisano e Rubin. Quest’ultimo è stato schierato sulla mediana con l’Udinese, ma con scarsi risultati. Inutile ripetere che l’ala sinistra di ruolo manca nell’organico. Ma De Biasi deve accontentarsi di quello che ha, e così potremmo vedere in quella posizione, oltre a Rubin, magari Vailatti, o più probabilmente uno tra Barone e Säumel. Questo ovviamente se con il Cagliari non tornasse Rosina, che però non è ancora al top e, come ha detto lui stesso in conferenza stampa, meglio non rischiarlo se non è in forma. Ogbonna è stato provato come terzino sinistro in allenamento, magari prevedendo di utilizzarlo come riserva di Pisano, se Rubin dovesse giocare davanti.Il cambiamento del modulo potrebbe essere un segnale forte, ma è anche un rischio, come tutti i cambiamenti. Resta da vedere se il tecnico granata abbia intenzione di utilizzare il 4-4-2 già con il Cagliari, oppure contro una formazione ben più pericolosa dei sardi come la Juventus. Col 4-4-2 giocherebbero davanti Amoruso e Bianchi, la coppia dei 35 gol a Reggio Calabria, che così tornerebbe a giocare come giocava due anni fa. Chissà che un cambiamento tattico non porti qualche miglioramento sul piano del gioco, o anche solo sul piano della realizzazione. Per ora, l’utilizzo del 4-4-2 resta solo un’ipotesi, tra oggi e sabato cercheremo di capire qualcosa di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA