Le voci

Juric pre Inter-Torino: “Frosinone? Non voglio più vedere partite così”

Gianluca Sartori Direttore 

Sul rendimento della squadra possono incidere le voci sul tuo futuro?

“Le cose sono chiare da tanto tempo. Per me in tutto questo periodo la squadra è stata su livello alto. Anche quando abbiamo perso, come a Firenze o Empoli, sul piano del gioco abbiamo fatto bene e le statistiche lo hanno confermato. Contro il Frosinone invece c’è stato un campanello di allarme. Spero non succeda più perché la squadra non mi è piaciuta per niente. Le prossime cinque partite devono essere fatte alla grande”.

A te le voci sul futuro danno fastidio?

“Io non seguo niente. Alleno e sono concentrato sui calciatori”.

A Ricci cosa manca per fare il salto di qualità?

“Ho tanta fiducia in lui perché vedo una progressione di lavoro lunga che porterà a dei frutti. Questa è la mia sensazione. Nelle ultime tre-quattro partite ho visto un giocatore maturo, con forza delle gambe, con capacità di gestire i tempi, che attacca e difende, un giocatore che ci è mancato contro il Frosinone. Sono convinto che sia a un buon punto. Ho parlato con lui e gli ho espresso queste mie sensazioni: mi sembra che ora stia comandando le situazioni, sa quando deve difendere, quando deve accelerare e quando deve gestire. Ha anche una condizione fisica ottimale. Lui mi ha risposto: meno male che dopo due anni e mezzo sono cresciuto… Penso che avrà un futuro luminoso”.

Tameze può tornare a centrocampo?

“Bisogna solo ringraziarlo, professionista importante. Anche contro il Frosinone è stato uno dei pochi che si è salvato. Potrebbe tornare in mezzo, in questa partita potrebbe farlo, lì respira un po’ di più”.

Siete la squadra della Serie A che ha portato meno giocatori in gol. Perché?

“Non saprei rispondere. Noi abbiamo sempre avuto uno stile di gioco che porta tanti giocatori a concludere. E’ successo a Verona, ma in parte anche a Torino, penso ad esempio a Brekalo che ha fatto un numero di gol che non ha più fatto. Quest’anno in effetti hanno segnato in pochi, c’è stato un attaccante come Zapata che ha fatto parecchi gol, e gli altri compagni non hanno reso. Non saprei trovare una spiegazione”.

Pensando a questo triennio hai dei rimpianti?

“Ora dobbiamo fare bene queste cinque partite, perché ci possono dare tanto e anche togliere tanto, a livello di sensazioni e di rimpianti. Alla fine, si faranno i conti. Sicuramente ci sono state tante cose positive, e tante che si potevano fare meglio”.

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