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Ljajic, a Roma che tonfo. E Miha con lui s’intestardisce

ROME, ITALY - FEBRUARY 19:  Adem Ljajic of FC Torino in action during the Serie A match between AS Roma and FC Torino at Stadio Olimpico on February 19, 2017 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Focus on / Il numero 10, dopo un paio di prestazioni in risalita, delude e non poco contro i giallorossi. Ma per il tecnico continua ad essere pressoché intoccabile...

Redazione Toro News

"Dopo prestazioni in risalita, Adem Ljajic ha deluso le aspettative contro la Roma, giocando 70' di basso livello e non dando mai quel contributo qualitativo che ci si attende da un giocatore con le qualità del serbo. Il numero 10 è parso fuori dal gioco, perdendo per altro alcuni palloni sanguinosi che han rischiato di rendere ancora più netta la vittoria giallorossa.

"Arrivato in estate come investimento più alto dell'era Cairo (ben 8.5 milioni di euro), le prestazioni del numero 10 sono state sinora incostanti, ma nonostante ciò la fiducia di Mihajlovic nei suoi confronti è rimasta incondizionata. Se da una parte l'atteggiamento del tecnico possa sembrare coerente con la politica societaria e atto a valorizzare al massimo un giocatore dallo spessore (e dal valore, non solo di cartellino) indiscusso, dall'altra l'apparente intoccabilità del serbo stona con le prestazioni spesso e volentieri sottotono. In altre parole, Ljajic deve essere sì considerato un giocatore qualitativamente sopra le righe, ma non per questo esente da sostituzioni e cambi preventivi quando non in giornata.

"Anche contro la Roma, Miha ha preferito togliere dalla mischia prima Iago Falque, piuttosto che l'impalpabile Ljajic, sostituendolo poi nel finale per far posto a Maxi Lopez. Un cambio che andava fatto prima, a fronte di tanti errori e pochi, pochissimi sprazzi di qualità da parte del talento classe '91. Insomma, in questo Toro altalenante e dalle scarse sicurezze, anche Ljajic- se appannato e visibilmente non in condizione di incidere - può essere sostituito, o persino partire dalla panchina. (Quasi) nessuno è intoccabile in questo Toro, tanto meno chi - avendo le qualità oggettive per fare male agli avversari - da troppo tempo si dimostra poco continuo. E anche per ritrovare appieno un giocatore come Ljajic, il "bastone" - più che la "carota" - non pare una mossa così fuori luogo.