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L’ora della verità

Il momento della verità è ormai alle porte. Sbarrata la strada dalle due proibitive partite contro le prime due della classe, per il Toro ormai con l’acqua alla gola si profilano tre scontri...

Redazione Toro News

"Il momento della verità è ormai alle porte. Sbarrata la strada dalle due proibitive partite contro le prime due della classe, per il Toro ormai con l’acqua alla gola si profilano tre scontri davvero drammatici. Napoli, Livorno e Fiorentina sono, infatti, i nomi delle squadre che segneranno da qui al 18 maggio il destino della squadra granata. Tre match contro formazioni di tutto rispetto ma, assolutamente, alla portata della truppa agli ordini di De Biasi, a patto che si giochi con determinazione e lucidità, quella stessa caratteristica venuta clamorosamente a mancare domenica a Roma dove in un quarto d’ora di totale follia i granata hanno prestato il fianco alle folate offensive giallorosse, subendo in contropiede le reti del definitivo k.o. Un tracollo che, più per il passivo in sé, preoccupa per la scarsa capacità di reazione del collettivo che alla prima difficoltà, si lascia spazzare senza una minima opposizione. Ci vorrà, dunque, un atteggiamento più determinato domenica all’Olimpico per affrontare il Napoli, formazione che non ha più nulla da chiedere alla classifica, ma sicuramente poco disposta a lasciarsi soggiogare dalle necessità granata. Anzi, proprio la serenità dei partenopei, potrebbe essere l’arma in più dell’undici ospite in grado di poter vantare la miglior situazione psicologica per ottenere il massimo risultato. Per il Toro, invece, c’è un unico risultato possibile per continuare a sperare. E potrebbe non bastare. L’inaspettata vittoria dell’Empoli a Genova contro i rossoblu di Gasperini, infatti, complica notevolmente il discorso salvezza, con la quota di sicurezza che si è alzata inesorabilmente, a scapito della formazione granata costretta ora a cercare almeno quattro punti nei prossimi impegni. Meglio, dunque, iniziare da subito a mettere in tasca i punti pesanti per dare uno scossone importante al fondo della classifica e un segnale vitale alle aspettative dei tanti tifosi ormai in ansia per una inattesa quanto preoccupante agonia. Tutto ciò, dicevamo già prima, potrebbe essere ottenuto se gli undici portacolori scendessero in campo con la giusta determinazione, mettendo da parte paure ed equivoci e giocando la partita della vita, quella dove non c’è altro spazio all’infuori dell’agonismo più esasperato. Solo un comportamento del genere potrebbe far dimenticare una stagione passata nell’anonimato e nelle amarezze per una squadra che, sulla carta, avrebbe dovuto dare molte più soddisfazioni. Dentro o fuori, non c’è più tempo per altre considerazioni. Mancano tre giornate al termine della stagione; si attendono tre “finali” da giocare, finalmente, tutte con la stessa concentrazione.