L’ora di Vailatti e Martinelli

Gianni De Biasi subito dopo l’allenamento di venerdì mattina ha deciso di applicare il necessario turn over facendo rifiatare alcuni titolari in vista della delicata trasferta infrasettimanale contro il Pescara. Scatta così il momento di Tommaso Vailatti e Luigi Martinelli, il primo proveniente dal settore giovanile granata, il secondo dall’Ascoli. Sul sostituto di Edusei il mister ha tessuto dei buoni elogi “E’ un ragazzo che ha un grande futuro davanti a sé. Mi piace la sua spensieratezza che mi ricorda i giocatori del passato”.Il giovane centrocampista nei pochi scampoli di partite che finora ha disputato ha messo in mostra una buona forma fisica e s’è mostrato anche pericoloso nei pressi della rete, con alcune conclusioni davvero insidiose. Tommaso (che la scorsa primavera venne lanciato da Rossi, che lo poi dimenticò in panchina nel resto del campionato) è certamente uno dei migliori prodotti delle ultime generazioni granata, se da un lato c’è stato molto interesse, negativo, per chi ha preferito scegliere altri lidi, Vailatti, va ricordato, aveva deciso di rimanere quando c’erano ancora i Lodisti e non c’era nemmeno l’ombra di Cairo all’orizzonte. E’ quasi scontato che, se continuerà a crescere e migliorarsi come ha dimostrato nel corso di questi ultimi mesi, sarà una base sicura per il futuro.Si conosce meno Luigi Martinelli che dovrebbe sostituire Nicola contro il Vicenza. E’ un terzino destro che si muove molto bene, anche se ad Ascoli è sempre stato considerato una seconda scelta perché, purtroppo per lui, aveva parecchia concorrenza in quel ruolo. E’ molto amico di Brevi e questo potrebbe essere positivo in chiave tattica perché i due si conoscono bene sia fuori che dentro il campo. Non è trascendentale, ha una buona corsa e sa sovrapporsi, è purtroppo discontinuo, ma se azzecca la giornata può fare la differenza. Uno dei suoi principali difetti è che non sale quando il centrale lancia la squadra in avanti. Nel 2003 è stato l’involontario protagonista di uno scottante caso al Siena, dove giocò pur essendo qualificato. Questa vicenda portò ad una lunga querelle giudiziaria da parte di Gaucci, che alla fine riuscì a far ripescare il suo Catania, portando come conseguenza il papocchio della B a 24 squadre. Curiosità sul conto di Martinelli? Nella vita privata si dice sia un grande ballerino di danze latinoamericane.