di Federico Floris
toro
Luci ed ombre
di Federico Floris
Probabilmente la cosa migliore della serata è accaduta prima della partita, quando un ragazzone vestito di tutto punto si è presentato sotto la Maratona...
Probabilmente la cosa migliore della serata è accaduta prima della partita, quando un ragazzone vestito di tutto punto si è presentato sotto la Maratona che lo acclamava, ha salutato il pubblico festante insieme al presidente e lanciato un po' di palloni verso la gente. Da domenica quei palloni dovrà iniziare a scagliarli dentro le porte avversarie.Rolando Bianchi è finalmente del Toro e la gara di ieri, vinta ai supplementari contro una squadra di B in inferiorità numerica, ha dimostrato quanto la squadra granata avesse bisogno di un centravanti con le sue caratteristiche. Ora toccherà al ragazzo, supportato dai compagni, fare ciò per cui è qui a Torino, ovvero i gol.Della sfida contro il Brescia, formazione ben messa in campo da Cosmi e seria candidata alla promozione nel massimo campionato, sono emerse le diverse facce di questo Toro estivo. La manovra offensiva ha funzionato a fasi alterne, con un Rosina ancora non al top della condizione così come Amoruso, elegante nelle movenze ma poco incisivo al momento di concludere. Bene Stellone per un'ora di gioco ma con i soliti limiti in zona gol.La difesa, invece, si è fatta prendere d'infilata in più di un'occasione, soprattutto da Possanzini, dotato di un passo più spedito rispetto a Di Loreto e Pisano, sembrati ancora sotto i buoni livelli dell'anno passato.Tali difficoltà possono capitare ad agosto, l'importante è che per il campionato l'amalgama complessiva raggiunga un livello superiore. Stesso discorso per il centrocampo: ottimo Saumel (se impara a prendere di più l'iniziativa può diventare un cardine di questa squadra), generoso Corini ed un po' sottotono Zanetti. Il ventiseienne veneto ha una struttura fisica importante e perciò è normale che ci metta un po' di tempo ad entrare in forma.Tra le note positive della serata torinese non si può dimenticare il contributo decisivo offerto dell'imprevedibile David di Michele, autentica croce e delizia per i sostenitori granata.L'attaccante di Guidonia ha reagito alla panchina e alle voci mai completamente sopite di un'imminente cessione con una prestazione di sostanza, procurandosi prima il rigore e poi segnando il gran bel gol che ha portato il Toro al quarto turno di coppa Italia (l'avversaria sarà il Livorno di Acori). Le due pregevoli reti portano il marchio di fabbrica della squadra che vorrebbe vedere più spesso GdB: potente, veloce, fantasiosa e tecnica.Adesso bisogna lavorare sodo perché diventi anche solida e più concreta, sperando in un inserimento veloce di Rolando Bianchi negli schemi del tecnico di Sarmede.Domenica ci sarà il Lecce e sarà campionato: la speranza è quella di vedere 90' di vero Toro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Federico Floris
Probabilmente la cosa migliore della serata è accaduta prima della partita, quando un ragazzone vestito di tutto punto si è presentato sotto la Maratona...
Probabilmente la cosa migliore della serata è accaduta prima della partita, quando un ragazzone vestito di tutto punto si è presentato sotto la Maratona che lo acclamava, ha salutato il pubblico festante insieme al presidente e lanciato un po' di palloni verso la gente. Da domenica quei palloni dovrà iniziare a scagliarli dentro le porte avversarie.Rolando Bianchi è finalmente del Toro e la gara di ieri, vinta ai supplementari contro una squadra di B in inferiorità numerica, ha dimostrato quanto la squadra granata avesse bisogno di un centravanti con le sue caratteristiche. Ora toccherà al ragazzo, supportato dai compagni, fare ciò per cui è qui a Torino, ovvero i gol.Della sfida contro il Brescia, formazione ben messa in campo da Cosmi e seria candidata alla promozione nel massimo campionato, sono emerse le diverse facce di questo Toro estivo. La manovra offensiva ha funzionato a fasi alterne, con un Rosina ancora non al top della condizione così come Amoruso, elegante nelle movenze ma poco incisivo al momento di concludere. Bene Stellone per un'ora di gioco ma con i soliti limiti in zona gol.La difesa, invece, si è fatta prendere d'infilata in più di un'occasione, soprattutto da Possanzini, dotato di un passo più spedito rispetto a Di Loreto e Pisano, sembrati ancora sotto i buoni livelli dell'anno passato.Tali difficoltà possono capitare ad agosto, l'importante è che per il campionato l'amalgama complessiva raggiunga un livello superiore. Stesso discorso per il centrocampo: ottimo Saumel (se impara a prendere di più l'iniziativa può diventare un cardine di questa squadra), generoso Corini ed un po' sottotono Zanetti. Il ventiseienne veneto ha una struttura fisica importante e perciò è normale che ci metta un po' di tempo ad entrare in forma.Tra le note positive della serata torinese non si può dimenticare il contributo decisivo offerto dell'imprevedibile David di Michele, autentica croce e delizia per i sostenitori granata.L'attaccante di Guidonia ha reagito alla panchina e alle voci mai completamente sopite di un'imminente cessione con una prestazione di sostanza, procurandosi prima il rigore e poi segnando il gran bel gol che ha portato il Toro al quarto turno di coppa Italia (l'avversaria sarà il Livorno di Acori). Le due pregevoli reti portano il marchio di fabbrica della squadra che vorrebbe vedere più spesso GdB: potente, veloce, fantasiosa e tecnica.Adesso bisogna lavorare sodo perché diventi anche solida e più concreta, sperando in un inserimento veloce di Rolando Bianchi negli schemi del tecnico di Sarmede.Domenica ci sarà il Lecce e sarà campionato: la speranza è quella di vedere 90' di vero Toro.
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