di Fabiola Luciani
toro
L’ultimo chiuda la porta
di Fabiola Luciani “Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”.Ostinatamente ho atteso, anche perché questo proverbio cinese è considerato una perla di saggezza, nonché l’icona della...
“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”.Ostinatamente ho atteso, anche perché questo proverbio cinese è considerato una perla di saggezza, nonché l’icona della speranza del debole contro il più forte. Sono qui lungo il fiume, scruto l’orizzonte, ma vedo che i cadaveri non transitano e i nemici miei e del calcio, di morire non ne vogliono proprio sapere. Annaspano e si agitano, pregano e si raccomandano l’un l’altro, ma ahimè, non c’è nulla da fare … proprio non mollano.
Che tristezza, in questo caso Pierrot potrebbe recitare addirittura la parte del capo comico.L’immagine che più ricorre nei flashback mentali è quella del capannello intorno al nobel per le telecomunicazioni, con i giornalisti impegnati nell’improba gara a chi ride in maniera più sguaiata a battute che farebbero cadere nella più profonda depressione l’intero cast di Zelig.Lui, Big Luciano, cinturone ascellare a 22 fodere, tante quante sono i suoi cellulari, libro di riferimento “Io, speriamo che me la cavo” nella mano sinistra, la destra ovviamente libera per dispensare qua e là buffetti, carezze, velate minacce e, all’occorrenza, benedizioni, era decisamente pensieroso: dov’era la pletora di zerbini che raccoglieva festante ogni sua dichiarazione? Dove erano tutte quelle linguette che evitavano le domande scomode e assecondavano i suoi desideri mediatici?Forse non lo sa Big Luciano, ma loro hanno lavorato per lui perché sono dei professionisti seri. I fedelissimi hanno alacremente creato la cortina fumogena necessaria a confondere le idee, hanno minimizzato, hanno rivangato, hanno improvvisato, insomma hanno dimostrato di meritare ancora le regalie ricevute in quegli anni e soprattutto quei gettoni presenza in programmi che hanno avuto la pretesa di insegnare la cultura sportiva, all’Italia pallonara. Altri hanno invece scelto di abbandonare frettolosamente la nave. I meno scafati e quelli meno scaltri, sono andati alla ricerca di un nuovo potente protettore, di altre scarpe da lucidare e sotto le quali sdraiarsi e di altri onerosi cachet da convertire in quote di qualche ristorante “in” della capitale lombarda. Insomma, gente ingrata per carità, ma sempre pronta a fare il doppiogioco per recuperare il terreno perduto, in caso di un improbabile colpo di coda.Quinto potere o meglio dire quinto sedere? La cosa certa è che questi hanno la faccia peggio del c ... ielo, anzi direi proprio, tre metri sopra il cielo; difendono e accusano, dicono e ritraggono, tesi e antitesi sostenute in egual misura. Tanto spocchiosi nell’ordire trame telefoniche, quanto balbettanti nel giustificarsi una volta smascherati.Però in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma ... quindi oplà la parola ai trasformisti: Ioooo? Lo conoscevo appena, me l’hanno presentato … gli ho chiesto solamente la maglietta per mio figlio … ma no, la Maserati era per il portiere del mio palazzo …Ma dove è tutta la sicurezza con la quale questi signori bucavano il video, quando le loro verità fluttuavano nell’etere atte a educare il becero tifoso?È bello ricordarli come erano; sudati e affannati dietro il potente di turno, spocchiosi e tuonanti sia in video come in radio, piccoli e grandi maestrine dalla penna rossa. Alcuni di loro ci sono ancora oggi, ma non li fila proprio più nessuno.Però una piccola crepa nella diga eretta dal sistema alla fine c’è stata: COLPEVOLE e condannato a un anno e mezzo. Alla faccia di chi ne decantava l’innocenza e rivoleva rimettere in bacheca il malloppo rubato.Ma ahimè, dopo le prescrizioni e gli indulti, Big Luciano ha ancora a disposizione il suo “golden goal” già annunciato: l’appello!!
Ma l’appello alla tanto cara Dea Eupalla lo faccio anch’io!! Imperterrita rimarrò ancora sulla riva del fiume, ma cacchiarola però, vedi di farli passare finalmente questi cadaveri e infine, regalami una giustizia equa e il pentimento sincero dei criticoni incantati dal calcio giocato, quello vero però, non quello virtuale ... uscite, voi tutti grandi accusatori troppo sovente provvisti di memoria corta, e l’ultimo, per favore, chiuda la porta.Forza Toro al di là del tempo e dello spazio.
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