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Maestri a confronto

di Valentino Della Casa - La sfida più interessante di tutto il campionato. Questa volta è lecito dare giudizi così definitivi a poche ore dall'inizio di una partita, perché oggi, su Torino e...

Redazione Toro News

di Valentino Della Casa - La sfida più interessante di tutto il campionato. Questa volta è lecito dare giudizi così definitivi a poche ore dall'inizio di una partita, perché oggi, su Torino e Pescara, sono accesi riflettori (questi funzionano) importanti. Riflettori che illuminano obiettivi comuni (con ambizioni altresì differenti); riflettori che illuminano, soprattutto, due grandi demiurghi del calcio nostrano.Il Torino, oggi, incontra il suo presente ed un suo ipotetico futuro. Ventura è la faccia di questa squadra, è il cervello di questo gruppo che ha saputo macinare punti, bel gioco, e, soprattutto, è stato in grado di riconquistare quella consapevolezza nei propri mezzi necessaria per poter vincere un campionato. Non è stato un lavoro da ridere, anzi. Eppure Giampiero, con sapiente alternanza di bastone e carota, ce l'ha fatta. Manca “solo” la promozione all'appello. Tutt'altro che una formalità.Zeman rappresenta ciò che il Torino avrebbe potuto essere, ma alla fine non è stato. Stimato tantissimo da Petrachi, l'allenatore boemo è stato a più riprese vicino alla società granata, prima che si prendessero altre direzioni (il ritorno di Colantuono, Lerda e proprio Ventura). Affinità con il Toro, comunque, ce ne sono. E sono tante, soprattutto ideologiche. Quel suo andare contro un sistema calcio -italiano e non- malato, quel suo andare contro lo strapotere di un'altra squadra, ed il suo massimo dirigente, piemontese hanno da sempre trovato forte consenso da parte della tifoseria granata.Così come il suo gioco molto (troppo?) offensivo. Tanti gol, tanto spettacolo. Ma forse, attualmente, il Torino lo spettacolo se lo vuole godere con la tranquillità, cercando quel “semplice” epiteto di “bella sorpresa”, non sempre “scheggia impazzita” (e molto spesso lo è stato in negativo) del campionato, per cui ogni risultato rimaneva sempre sul filo del rasoio. È altrettanto spettacolare, il gioco di Ventura. Meno pirotecnico, forse, ma i fuochi artificiali possono essere lasciati ad altri.La classifica sorride, e oggi c'è l'occasione per compiere un doppio balzo in avanti notevole, sconfiggendo anche quella stanchezza che, inevitabilmente, inizia a bussare anche alla porta dei primi in classifica. Nell'ultima partita dell'anno al Comunale, si può respirare aria di festa. “Senza eccessi, però”. Il diktat di Giampiero Ventura non muore mai.

(Foto: M. Dreosti)