"Diciamo la verità. A parte i talent scout (di Milan e Juventus in primis) e gli esperti calciofili della ex-Jugoslavia, chi aveva mai sentito nominare il nome di Nikola Maksimovic? Il 23 luglio, il giovane serbo è arrivato nel nostro campionato. Ma non al Milan - che lo aveva puntato per risolvere il problema delle palle alte - e nemmeno alla Juve. E' arrivato, con un blitz a sorpresa, al Torino. L'ennesimo "flop" di mercato? No! Basta dire che in patria è paragonato ad un'icona del calcio serbo come Nemanja Vidic.... Se a volte gli accostamenti possono risultare forzati e un tantino esagerati (di questi tempi se ne sentono di ridicoli), Maksimovic sembra - per ora - saper reggere senza paura il paragone con il capitano e simbolo del Manchester United. Fisico imponente, gioca con estrema semplicità ma con la calma di un veterano. Sicuro negli anticipi e asfissiante nelle marcature strette. I 193 cm di altezza ne fanno un centrale abilissimo nei colpi di testa, sia in fase difensiva che offensiva. Il carattere? Giocare il derby di Belgrado con il Partizan - uno dei più infuocati e pericolosi d'Europa - forgia lo spirito, come Efesto nell'antichità lavorava il ferro incandescente per modellarlo. Dopo un certo periodo di adattamento al calcio italiano, il ragazzo classe '91 ha iniziato ad accumulare minuti. 4 contro la Sampdoria, mezz'ora a Napoli, fino al meritato esordio da titolare il 15 dicembre contro l'Udinese. Seguito una settimana dopo da una nuova convincente prova contro il Chievo.Questa decisione di Ventura, di affidare le chiavi della difesa ad un ragazzino, non ha stupito più di tanto: in prospettiva, è uno dei migliori nel suo ruolo. Il tecnico granata non poteva nascondere il suo talento ancora a lungo.
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Maksimovic, una freccia in più nell’arco di Ventura
Nikola Maksimovic, una buona novella in casa Toro. Giovane, tranquillo e di talento; Ventura gli consegna le chiavi della difesa
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