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”Manca il cinismo, e …un paio di giocatori”

Il Torino di Franco Lerda ottiene l'ottavo risultato utile consecutivo, e soprattutto vince, dopo due pareggi belli sotto il punto di vista del gioco ma che avevano lasciato tanti rimpianti. Rimpianti che, però, anche nella serata di...

Redazione Toro News

Il Torino di Franco Lerda ottiene l'ottavo risultato utile consecutivo, e soprattutto vince, dopo due pareggi belli sotto il punto di vista del gioco ma che avevano lasciato tanti rimpianti. Rimpianti che, però, anche nella serata di Trieste hanno rischiato (poco, in verità) di riproporsi, per un difetto che ormai sembra insito nel dna di questa squadra e che Patrizio Sala evidenzia, insieme a quanto di positivo emerge anche dalla serata di ieri.E' da aziendalisti (o da allenatori stipendiati) affermare che “l'importante è rimanere a ridosso delle prime”, o c'é del vero?No, é vero, é importante; ma é un problema rimanerci, se non si tiene un bel passo. Se fai due pareggi, e le altre contemporaneamente due vittorie, si crea subito un distacco che non é mai semplice né tantomeno rapido colmare. Dunque, il Toro deve rimediare ad un problema che é ormai costante.Quale?Deve concretizzare. Piacenza e Siena sono state due partite sicuramente ben giocate, ma sono stati anche 4 punti gettati; e guardare la classifica e pensare a dove si poteva essere fa male, ma farlo non é inutile perché aiuta a realizzare quanto sia importante ogni gol che si può fare e invece non si fa, per scarsa convinzione, scarsa convinzione, perché manca il cinismo o perché mancano i giocatori...Dunque c'é -anche- un problema di organico?Credo manchi un giocatore; anzi due. Manca un tipo di giocatore: quello capace di inventare per l'attaccante, di fare il passaggio, la giocata illuminante; e manca quindi della qualità nelle figure di un trequartista e di una punta, secondo me. Come gioco, ultimamente nessuno mette sotto il Toro, ma spesso tutto quello che viene creato non passa attraverso quel giocatore che accende la lampadina, perché non c'é.Gasbarroni?Lui ha la classe per ricoprire quel ruolo, ma sembra ormai chiaro che é quel tipo di calciatore che può risultare importante nel secondo tempo.Dunque, ci sarà da intervenire sul mercato.E anche in Serie B, checché se ne dica, giocatori del genere da acquistare ce ne sono; come Lodi, ad esempio, che con tutto il rispetto gioca nel Frosinone, non in una società di primissimo piano. Dopodiché, se si vuole fortemente la promozione, allora si dovrà fare lo sforzo di comprare anche qualcuno dalla Serie A; se no, si può comunque fare il campionato sperando di salire. E magari ci si può anche riuscire. Ma fare certi interventi e sperare sono cose diverse...Tornando alla partita di ieri, di buono c'é stata la difesa, che pur giocando contro avversari modesti non ha patito nulla nemmeno quando la Triestina doveva andare in forcing.C'é una compattezza maggiore, rispetto a poco tempo fa, tanto nella fase offensiva quanto in quella difensiva. Poi, a volte l'errore del singolo fa dire altro, fa trarre conclusioni drammatiche sulla prestazione di un intero reparto; e le uscite di alcuni difensori a volte espongono a dei rischi. Ma c'é maggior compattezza.Tornando alla problematica evidenziata all'inizio, i numeri dicono che in 19 partite il Toro non ha mai vinto con due gol di scarto. Bisogna cambiare in attacco, cosa?Sì, bisogna a parer mio cercare il tipo di giocatore che dicevamo prima. Ieri, i due mandati in campo dopo l'intervallo hanno avuto da subito un buon impatto sulla partita; Belingheri, purtroppo, no. Devo a malincuore dire che oltre alla prestazione nel ragazzo non mi é piaciuto un certo atteggiamento poco deciso, nei contrasti, negli interventi; la “mollezza” di diverse circostanze é qualcosa che fatico ad accettare, mi spiace.Chiudiamo con due parole su Pellicori, messo -comprensibilmente- in croce per un gol sbagliato in maniera quasi ridicola, ma probabilmente efficace in frangenti meno evidenti.Le partite vanno analizzate non solo sotto il profilo tecnico, ma tattico; ad esempio, si vede facilmente il giocatore che scatta e va a segnare, e meno il compagno che quello spazio gli ha aperto e consentito di sfruttare. In questo senso, Pellicori é adatto all'organizzazione di gioco di Lerda, e ha fatto perfettamente quel che doveva fare. Sorvolando sugli aspetti tecnici, come dicevamo...