Noto per uscite e nervosismi fuori dalle righe, Mandorlini riserva invece parole di miele per il suo passato al Toro, riconoscendo alla crescita nel vivaio i meriti per tutto quanto é poi riuscito a costruire per se stesso negli anni a seguire.“Ho esordito a 18 anni, ma al di là del debutto, é stata la formazione in quel settore giovanile a darmi un'impronta per tutta la mia carriera, fatta soprattutto di grinta”. Sul luogo, che non era solo un luogo: “I sentimenti vissuti al Filadelfia sono indimenticabili, sono sensazioni difficili da spiegare. Ora chi ci va vede solo un mucchio di rovine, ma la vera anima del Toro nasceva lì, in quel comprensorio. Ho solo ricordi bellissimi”. Un luogo fatto di persone: “E di compagni fantastici, come Pulici, Graziani, Zaccarelli, Claudio Sala, con i quali ho un grandissimo rapporto. Devo dire grazie al Toro se ho vissuto la mia carriera con in testa l'impegno a non mollare mai”.Passando all'oggi, e al suo Hellas, Mandorlini dice: “Sì, abbiamo fermato Padova e Sampdoria, però in entrambe le occasioni avremmo meritato di più. Questo vuol dire che dobbiamo migliorare e crescere ancora, anche se devo dire che sono molto contento dello spirito che mettono in campo i ragazzi”. Riguardo al Toro di oggi: “Loro sono forti, gli sta girando anche tutto bene, dovremo dunque superare anche questo loro particolare momento felice, sarà difficile ma siamo pronti a provarci al meglio delle nostre potenzialità”, afferma il tecnico gialloblù, che lamenta gli acciacchi di Abbate e Gomez i quali comunque saranno della partita.
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Mandorlini: ”Devo tutto al Filadelfia”
Noto per uscite e nervosismi fuori dalle righe, Mandorlini riserva invece parole di miele per il suo passato al Toro, riconoscendo alla crescita nel vivaio i meriti per tutto quanto é poi riuscito a costruire per se stesso negli anni a...
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