Mantova-Torino 0-0. Play-off!

dal nostro inviato a MantovaEdoardo Blandino

SECONDO TEMPO. Il secondo tempo inizia come è finito il primo: con il Mantova che attacca. A differenza, però, della prima frazione, i padroni di casa non riescono a concludere pericolosamente in porta. Il Toro prende coraggio e comincia quindi a spingere. Ne scaturisce un secondo tempo a fasi alterne, in cui le due squadre si alternano nella fase di attacco. I granata non riescono a fare meglio degli avversari: la fase di spinta non culmina con la rete, bensì con alcune pregevoli azioni individuali che però si rivelano del tutto inutili e Bellodi non è costretto a parate eccessivamente impegnative. Intorno alla metà della ripresa tocca nuovamente ai biancorossi attaccare e questa volta Pellicori davvero sfiora le rete: l'attaccante mantovano si trova dentro l'area di rigore con spazio e tempo a disposizione, ma la sua conclusione viene respinta alla grande da Morello. La gara verso metà tempo inizia trascinarsi senza grossi colpi di scena, ma è solo perchè le due squadre stanno prendendo fiato per il finale. Dopo la mezzora il primo colpo di scena: Ronaldo, entrato dalla panchina, commette un brutto fallo di reazione s Genevier a metà campo, proprio sotto gli occhi di Morganti e il direttore di gara non può che sventolargli il rosso diretto. Il Mantova si riversa con rabbia nella metà campo granata e protesta per una trattenuta di Loria in area granata sugli sviluppi di un calci d'angolo. Subito dopo è Bianchi ad avere la palla dell'1-0. Morello lo lancia in contropiede tutto solo, ma il capitano a tu-per-tu con Bellodi gli calcia addosso. Poi è ancora Mantova con Nassi che impegna Morello, ma è di nuovo Bianchi che si divora il gol: Statella sulla destra entra in area e serve al centravanti una palla da spingere in rete, l'attaccante la colpisce però debolmente e Bellodi compie un autentico miracolo salvando la propria porta. Il Toro ci prova fino in fondo, fino alla fine, ma non è giornata per Bianchi e l'arbitro dichiara la fine: 0-0

(foto M.Dreosti)