E’ stato senza dubbio uno dei granata dotati del tasso tecnico più alto all’interno della rosa di Giampiero Ventura in questa stagione.
toro
Mario Alberto Santana, la qualità Voto: 6,5
E’ stato senza dubbio uno dei granata dotati del tasso tecnico più alto all’interno della rosa di Giampiero Ventura in questa stagione.
"DUBBI SUL SUO ARRIVO - Santana, reduce da un’annata in chiaroscuro passata tra la panchina di Napoli e la retrocessione con il Cesena, è approdato al Toro tra qualche scetticismo per le sue condizioni atletiche e fisiche e un certo entusiasmo per le ottime giocate grazie a cui era famoso.
"BILANCIO POSITIVO - Il bilancio della stagione 2012/2013 per lui è stato, alla fine, positivo: l’ala argentina ha dimostrato di non aver perso smalto e velocità, mettendo in mostra spunti sempre interessanti, saltando spesso e volentieri il diretto avversario, servendo ai compagni assist invitanti e segnando anche quattro reti di cui un paio di pregevole fattura.
"Purtroppo per lui come per Brighi c’è il rimpianto legato a qualche stop di troppo che a volte lo ha costretto ai box, oltre a quello legato al fatto di averlo visto in granata quando, forse, i suoi tempi migliori erano già finiti.
"L'ADDIO AL TORO - Mario abbandonerà il Toro terminando, probabilmente, la carriera nella sua Argentina e la società non ha insistito per trattenerlo: una scelta forse giusta se si pensa a qualche idea migliore per sostituirlo, ma il suo addio ha lasciato l’amaro in bocca a non pochi tifosi, che avevano trovato un giocatore in grado, quando in forma, di farli divertire.
"Roberto Maccario
© RIPRODUZIONE RISERVATA
"DUBBI SUL SUO ARRIVO - Santana, reduce da un’annata in chiaroscuro passata tra la panchina di Napoli e la retrocessione con il Cesena, è approdato al Toro tra qualche scetticismo per le sue condizioni atletiche e fisiche e un certo entusiasmo per le ottime giocate grazie a cui era famoso.
"BILANCIO POSITIVO - Il bilancio della stagione 2012/2013 per lui è stato, alla fine, positivo: l’ala argentina ha dimostrato di non aver perso smalto e velocità, mettendo in mostra spunti sempre interessanti, saltando spesso e volentieri il diretto avversario, servendo ai compagni assist invitanti e segnando anche quattro reti di cui un paio di pregevole fattura.
"Purtroppo per lui come per Brighi c’è il rimpianto legato a qualche stop di troppo che a volte lo ha costretto ai box, oltre a quello legato al fatto di averlo visto in granata quando, forse, i suoi tempi migliori erano già finiti.
"L'ADDIO AL TORO - Mario abbandonerà il Toro terminando, probabilmente, la carriera nella sua Argentina e la società non ha insistito per trattenerlo: una scelta forse giusta se si pensa a qualche idea migliore per sostituirlo, ma il suo addio ha lasciato l’amaro in bocca a non pochi tifosi, che avevano trovato un giocatore in grado, quando in forma, di farli divertire.
"Roberto Maccario
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