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Mazzarri contro Pioli, l’obiettivo è comune: motivare la propria truppa

Testa a testa / Sarà il dodicesimo scontro tra i due tecnici: bilancio negativo per Walter Mazzarri, che proverà a riequilibrare il conto

Redazione Toro News

"Siamo alla vigilia della sfida con la Fiorentina ed è tempo del consueto confronto tra i due allenatori. Walter Mazzarri e Stefano Pioli sono due tecnici tra i più preparati ed esperti in Serie A. Una grande conoscenza calcistica accostata all’attenzione per i dettagli sono i tratti che li accomunano. Si sfideranno per la dodicesima volta in carriera e nonostante Mazzarri abbia sempre totalizzato più punti di Pioli a fine stagione, i precedenti danno ragione all’allenatore della viola: 5 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Il primo incontro risale alla stagione 2003/2004 in cadetteria, mentre l’ultimo al 2013/2014, l’episodio più clamoroso invece, è del 2012/2013 quando il Bologna di Pioli vinse 2 volte in soli 4 giorni al San Paolo tra Serie A e Coppa Italia.

"RENDIMENTO ALTALENANTE – Tornando al presente, entrambi i trainer sono chiamati a dare un senso al finale di stagione. Pioli ha avuto un andamento altalenante, testimoniato da una media punti di 1.48 e dal fatto che la Fiorentina non è mai stata realmente in lizza per un posto in Europa. Ad onor del vero, Pioli non è stato messo nelle migliori condizioni sin dall’inizio. La rivoluzione della rosa e gli innesti arrivati solo negli ultimi giorni di mercato sono due grandi attenuanti per il tecnico emiliano. Il progetto sembra, però, essere a lungo termine e avendo lavorato con un gruppo giovane, senza assilli di classifica, ha potuto gettare le basi per competere stabilmente per l’Europa nei prossimi anni. Di certo ora, dopo la morte di capitan Astori che ha inevitabilmente segnato la stagione della Fiorentina, c’è un momento delicatissimo da gestire.

"CAMBIO DI ROTTA – Destino simile quello di Walter Mazzarri, subentrato in una situazione non semplice con il compito di costruire con urgenze di classifica allo stesso tempo. Una volta svanite o quasi le possibilità di qualificazione europea, rischia di vedersi attribuite colpe che in gran parte non sono sue ma di chi l’ha preceduto. Per questo, per presentarsi al meglio ai nastri della prossima Serie A e anche per riconquistare un popolo quasi disamorato bisogna invertire la rotta. I numeri parlano di una media punti di 1.37. L’ostacolo più grande da fronteggiare è la mancanza di motivazioni, e per questo urgono risultati.

"Silvio Luciani