"Mazzarri e Andreazzoli si sono incontrati solo una volta, nella ormai lontana stagione 2012/2013, e allora il risultato sorrise per 2-1 alla Roma di Andreazzoli. Da quel momento le loro strade non si sono più incrociate. Domenica i due tecnici si incontreranno per la seconda volta, in un momento assolutamente decisivo per la stagione delle rispettive squadre.
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Mazzarri e Andreazzoli alla gara decisiva: ad unirli solo le origini toscane
Verso il match / Il Toro per l'Europa, l'Empoli per la salvezza: l'ago della bilancia pesa sulle panchine
"FILOSOFIE DI GIOCO - I due allenatori provengono dalla stessa regione, quella Toscana che tanti allenatori ha fornito al calcio italiano. A separare i due allenatori ci sono diversi elementi, tra cui i circa 64 km che dividono le loro città natali – San Vincenzo e Massa – ma soprattutto le rispettive filosofie. Da una parte c'è Mazzarri che eleva il coinvolgimento corale della squadra, dall'altra Andreazzoli che predilige lo spicco delle qualità individuali dei singoli. Ancora, se il livornese è noto per gli usuali allenamenti a porte chiuse, al contrario il massese chiede la vicinanza dei tifosi soprattutto attraverso gli allenamenti a porte aperte. E soprattutto, da una parte Mazzarri bada prima di tutto all'equilibrio e a non far giocare gli avversari, dall'altra Andreazzoli che chiede in primis all'Empoli di controllare il gioco.
"DIFESE A CONFRONTO - Mazzarri è noto nel mondo del calcio per essere un grande cultore della fase difensiva. Centrali attenti, esterni pronti a ripartire e studio della fase offensiva degli avversari sono gli ingredienti della ricetta che ha portato il tecnico toscano a raggiungere ottimi risultati dovunque ha allenato. Evidente è poi lo spirito di adattamento dell'allenatore granata che ha in più occasioni dimostrato di saper adeguare la formazione a qualsiasi imprevisto, sempre con un occhio di riguardo in più per la sua inossidabile difesa.
Andreazzoli, rispetto a Mazzarri, ha parecchia esperienza in meno ad alti livelli: si è imposto a Empoli come allenatore di rilievo con la promozione dello scorso anno, dopo parecchi anni alla Roma come collaboratore tecnico. Dal suo ritorno al Castellani dopo l'esonero a novembre scorso ha collezionato subito 9 punti nelle prime tre partite contro Frosinone, Juventus e Napoli, dando subito prova di grande carattere. Il desiderio di Andreazzoli di controllare il gioco passa in primis dalla difesa azzurra, con l'obiettivo di raggiungere la trequarti avversaria e tenere alto il pressing. In uno scontro come quello di domenica l'Empoli sarà però costretto a sbilanciarsi, favorendo così il Toro che quest'anno ha ottenuto più facilmente risultati favorevoli con le squadre che hanno provato a giocarsela a viso aperto.
"Sara Russo
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