di Valentino Della CasaIl Torino trasformato (in senso positivo, secondo quanto detto da tutti) sul mercato si è trasformato (in senso negativo, questa volta) anche sul campo. Soprattutto al centro di esso, dove la “famosa” coppia dei due “De” -De Vezze e De Feudis- è stata letteralmente spezzata dall’arrivo di Budel (senza voler dare giudizi di valore nei confronti del giocatore) con un vistoso cambio tattico a partire dalla gara contro il Crotone.Era un meccanismo praticamente perfetto quello che, dopo tanto penare a inizio campionato, avevano messo in moto i due centrocampisti arrivati sul finire del mercato estivo: tanta corsa, tanta sostanza e tanto collante tra i reparti. Ma poche geometrie. Ecco perché, con l’arrivo del regista, si è cercato di portare quella qualità in più, alterando il modulo su cui si era lavorato dall’inizio della stagione.Con il Crotone l’esperimento è funzionato, seppure il Toro avesse continuato ad essere sprecone sottoporta, andando a rete una sola volta nell’arco dell’intera gara. Con il Sassuolo, invece, il 4-3-1-2 si è rivelato un mascherato 4-4-2 (anche se, la cosa, era palesemente casuale più che voluta) con il pur buon De Feudis -uno dei pochi a non naufragare- a giocare sull’esterno mancino e con Sgrigna un po’ dietro le punte, un po’ a destra. Insomma, un pasticcio tattico che ha evidenziato come a centrocampo (più ancora che in attacco, perché proprio i due volti del girone d’andata dimostrano quanto sia importante la linea mediana in una squadra) non ci fossero idee chiare. Modulo da bocciare? Non sta a noi deciderlo, ma recuperare, anche con 3 giocatori, la vera forza di questo centrocampo è un obiettivo da perseguire e raggiungere nel giro di pochissimo tempo. Onde evitare altri clamorosi flop che una squadra in lotta per la promozione non può proprio più permettersi.
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Meccanismo spezzato
di Valentino Della Casa
Il Torino trasformato (in senso positivo, secondo quanto detto da tutti) sul mercato si è trasformato (in senso negativo, questa volta) anche sul campo. Soprattutto al centro di esso,...
(Foto: M. Dreosti)
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