Meno Rosina, più Rosina

di Paolo Morelli

Contropiede. Corsa all'area. Portiere. Passaggio per non si sa chi. Questo è Rosina durante un'azione della partita di ieri. Un Rosina sempre reattivo ma che pecca di altruismo, o che non riesce ad osare. Rosina che una volta avrebbe tirato in porta, da quella posizione. E in porta ci avrebbe spedito pallone e portiere, probabilmente.Ma mettiamo da parte questa occasione sciupata, ci torneremo più avanti. Il capitano granata sta comunque vivendo un momento di ottima forma. Non è più quel fantasista innamorato del pallone che tanto faceva innervosire quando cercava di saltare sempre un giocatore in più, perdendo inesorabilmente palla (e scatenando pericolose ripartenze degli avversari). E' un giocatore più maturo e, soprattutto, conscio del proprio ruolo di capitano e trascinatore della squadra. Ora gioca meno per sé e più per i compagni. Sicuramente il Toro ci guadagna in molte situazioni, specialmente in quelle situazioni che prima facevano mettere le mani nei capelli ad allenatore, presidente, tifosi e commentatori.Ma Rosina non è nemmeno più quel fantasista che trovava la giocata vincente con il guizzo personale. Non dubitiamo che lo sappia ancora fare, ma certamente ha smesso di farlo. E qui torniamo all'azione vista ieri. Un eccesso di altruismo; fuori luogo giacché Barone era in ritardo per poter ricevere palla, e quando ci si trova in area da soli (e da buona posizione) si tira, punto. Il capitano prima osava troppo, ora troppo poco. Bene l'altruismo, bene la coralità, ma quando ne ha l'opportunità, Rosina faccia apprezzare le proprie qualità individuali. Senza dubbio il derby di sabato sera potrebbe essere un'occasione suggestiva per sfruttare queste qualità. Ma - lo ripetiamo - solo se ve ne sarà l'opportunità, altrimenti va benissimo l'altruismo. Eccome.