"di Sacchetto/BlandinoAnche venerdì sera è stato uno dei volti più positivi del Torino. Danilo D'Ambrosio ormai non è più una sorpresa, nonostante tanta gavetta nelle categorie minori prima del salto in serie B con la maglia granata. "Onestamente non mi aspettavo di giocare subito. Durante la prima partita eravamo un po' in difficoltà in difesa. Ad Empoli addirittura contati. Ma anche venerdì mi è stata rinnovata la fiducia. Non me l'aspettavo". Il terzino sembra incredulo di essere al Toro: "Sono tanto felice di essere qui insieme alla mia famiglia. Devo ancora realizzare bene quello che sta succedendo. Tre settimane fa ero in C2 mentre ora sono nella città più importante della serie B. O, comunque, tra le più importanti. Nello spogliatoio ci sono tre massaggiatori, hai lo spazio per te, il tuo sedile. E' tutto veramente incredibile. Ce la dovrò mettere tutta per meritarmi la conferma. L'importante è cogliere l'attimo. Perchè nel calcio oltre alla bravura ci vuole un pizzico di fortuna. Senza di essa rischi di non ottenere risultati anche se sei bravo. Quando scendo in campo non ho paura di nessuno".
toro
”Mi sembra di vivere un sogno”
di Sacchetto/Blandino
Anche venerdì sera è stato uno dei volti più positivi del Torino. Danilo D'Ambrosio ormai non è più una sorpresa, nonostante tanta gavetta nelle...
"Cos'è cambiato con l'innesto dei nuovi? "Dire che hanno cambiato aria nello spogliatoio sarebbe presuntuoso. Non conosco quelli che sono andati via, ma chi è rimasto ha veramente tanta voglia di far bene. Anche chi, per il momento, non ha la possibilità di giocare dimostra lo spirito giusto". Curioso il fatto che i tifosi l'abbiano presa subito in simpatia. "Me ne sono accorto anche se per strada non mi hanno ancora fermato. Venerdì è stato uno stimolo incredibile per me vedere la curva piena. A fine partita è stato bello ed emozionante andarci sotto. Per raggiungere gli obiettivi personali servono questi tifosi". Si sente ormai titolare? "Assolutamente no. Non credo che in questa squadra ce ne siano 11. Siamo in 21-22, tutti importanti per la causa. Se non dovessi giocare io ci sarà Rivalta o qualcun altro. Ma tutti sono certo che daranno il massimo". Qual è stato il complimento più bello? "Quello di Ogbonna dopo la partita contro il Brescia. Mi ha detto che sembravo Abate quando sono partito sulla fascia. E per me essere paragonato ad un giocatore che ora è al Milan è veramente bello".
"E in casa Toro che giocatore l'ha più impressionata? "Sicuramente Bianchi. Poi altri come Gasbarroni, Sereni, Rivalta, Loria.Sono giocatori che quando vedevo in tele erano importanti e decisivi. Ma nonostante ciò sono umili e socievoli. Mi hanno accolto nel migliore dei modi". Qualche rammarico in queste partite? "Non possiamo lamentarci più di tanto per le gare che abbiamo fatto. Due gare in dieci e non era facile. Invece, abbiamo mostrato la giusta concentrazione. Basta guardare la gara di venerdì, nella quale abbiamo difesa in dieci in trenta metri. Questo è sintomo di una squadra umile e volenterosa". Petrachi lo conosceva? "No. L'avevo solo sentito di nome ma non avevo mai parlato con lui. Credo che mi abbia visto in qualche partita e spero che abbia visto lungo".
"Ha già avuto modo di conoscere Torino? "Per ora ho solo dato uno sguardo al centro ma faceva troppo freddo. Mi rifugiavo nei negozi". Tra dieci giorni, intanto, andrà a vivere in casa con D'Aiello, altro elemento proveniente dalla C. "Con lui ci eravamo incontrati nello stesso girone ma non lo conoscevo bene. Avendo modo di parlarci insieme ho trovato un ragazzo carico al punto giusto e che potrà diventare importante". Tre risultati utili consecutivi ma a Bergamo serve la vittoria. "E' vero. Ma è sbagliato pensare che si debba vincere per forza. La cosa importante è scendere in campo determinati come ad Empoli e con il Brescia" conclude un determinatissimo D'Ambrosio.
"(foto: M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA