Primo tempo. Una squadra forte e in ottimo stato di forma, uno schieramento iper-collaudato, un campo amico su cui sono costruiti buona parte dei successi: il Modena si aspetta di mantenere il controllo delle operazioni, al momento in cui le due formazioni scendono in campo. Ma tutti i piani di Apolloni vengono scombinati da un gol che arriva dopo appena 140 secondi di gioco: è Barusso a trovare l'inserimento vincente, quell'inserimento che altre volte si cercava da giocatori teoricamente più “portati” quali Belingheri ma che il ghanese dimostra di avere nelle proprie corde (secondo gol alla seconda presenza da titolare).Inizia da lì un buon Toro, anzi ottimo, che più d'ogni altra cosa, più che un gioco fluido o spettacolare, dà impressione di grande sicurezza specie in alcuni singoli: Garofalo, Pestrin, Barusso giocano a testa alta e senza paura. Il laterale sinistro in particolare è propositivo e precisissimo, mentre Bianchi si dedica ad un lavoro di sacrificio (neppure un tiro per lui) che probabilmente gli verrà richiesto fino alla conclusione della gara, visto il suo ruolo di unica punta.La squadra di Colantuono (tarantolato a bordo campo) non incanta ma si difende con assoluto ordine, tanto che il primo intervento di Sereni arriva solo dopo la mezz'ora e non su una conclusione, ma su un “buco” di Ogbonna (in precedenza autore di un grande salvataggio su Catellani). Narciso fa un gran balzo per evitare un eurogol di Scaglia, nel finale di tempo Barusso va nuovamente vicino al gol ma ne ricava solo un cartellino giallo richiesto in pratica dal pubblico di casa; il peggio per lui deve ancora arrivare, in quanto pochi secondi dopo lo scoccare del 45' il signor Velotto di Grosseto sventola un altro, inspiegabile giallo sotto il naso del ghanese. Torino ancora una volta sotto di un uomo, ma stavolta è sopra di un gol.Secondo tempo. Il Modena torna in campo con la voglia di mettere subito sotto il Toro. E ci riesce: i canarini attaccano con veemenza, Catellani e Bruno vanno alla conclusione e i granata subiscono, anche se in realtà i pericoli non sono grandi e, soprattutto, la sfuriata dura appena dieci minuti o poco più. Colantuono ha sacrificato Scaglia, lasciandolo negli spogliatoi, dando spazio a Coppola che rientra dopo cinque mesi d'assenza. Poco dopo il minuto 20 c'è il debutto assoluto (in granata ed in Serie B) per D'Aiello, che prende il posto di Antonelli; con questo cambio, in pratica Colantuno dichiara che il Torino rinuncia a giocare. E così è: ci sono cinque minuti di gara in cui il Modena colleziona praticamente un tiro in porta ad ogni giro di lancetta, il 3-5-1 con cui si schierano ora gli ospiti (con il terzetto difensivo D'Aiello-Zoboli-Ogbonna); poi, accade l'imponderabile. Un errore di Diagouraga viene subito capitalizzato da Bianchi, che non molla un centimetro né un passo ai propri avversari in questa giornata di sudore; il bomber ci prova, Narciso lo ferma, ma non finisce lì e l'accorrente D'Ambrosio mette dentro il suo primo gol con la maglia del Toro. Incredibile 0 a 2, Apolloni tenta il tutto per tutto, sull'occasione più grande (punizione di Cortellini) è Sereni ad ergersi a Superman. Nel finale, la squadra di casa non rinuncia a provarci ma le gambe non rispondono più. Falcidiato dalla assenze, punito dall'arbitro, messo a dura prova, il Toro vince a Modena dove le maglie granata non riuscivano dai tempi degli Invincibili, e si regala una giornata eroica.
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Modena-Torino 0-2 Una giornata eroica
Primo tempo. Una squadra forte e in ottimo stato di forma, uno schieramento iper-collaudato, un campo amico su cui sono costruiti buona parte dei successi: il Modena si aspetta di mantenere il...
(foto M.Dreosti)
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