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Mondo Toro, Rampanti: “Ai nostri tempi il derby valeva la stagione”

A Radio Chieri hanno parlato Rampanti e Pallavicini sulla loro esperienza granata e sul Toro di oggi e sul derby di domenica

Redazione Toro News

Ai microfoni di Radio Chieri, nella trasmissione Mondo Toro, del nostro Manolo Chirico, hanno parlato Beppe Pallavicini e Rosario Rampanti. Apertura di Rampanti dedicata al derby: "Ai miei tempi era diverso, la partita valeva la stagione. Domenica spero che ci sia il cambio di marcia." Pallavicini ha iniziato parlando della partita di ieri sera dove ha visto: "un Toro meglio nel secondo tempo, una squadra orgogliosa con un Ryan fenomenale. Siamo indietro dal punto di vista fisico. Ho visto la partita in Champions della Juve, sarà difficile domenica, ma ci dobbiamo credere, dobbiamo metterli in difficoltà anche se sono più forti." Ancora Rampanti che risponde alla domanda come si affronta un derby? "Mentalmente preparati e concentrati, l'allenatore serve a poco, ogni giocatore si prepara da solo. Bisogna aggredire l'avversario, la tattica viene dopo. AI nostri tempi noi lasciavamo sempre impostare un giocatore della Juve poco capace a farlo così che la palla tornasse immediatamente a noi, giocavamo a viso aperto come bisogna fare domenica. Sono più forti se li attendi segnano di sicuro. Il tifoso vuole questo, che li si affronti a viso aperto. Non bisogna fossilizzarsi sui ruoli stabiliti, bisogna essere pronti ed essere intercambiabili. Può segnare chiunque, noi non abbiamo un giocatore che faccia la differenza come l'anno scorso, ma dobbiamo crederci, è questione di mentalità." Chi toglieresti alla Juve? Pallavicini: "Li toglierei tutti, sono superiori a tutte le squadre del campionato, hanno vinto anche tre scudetti e quest'anno sono ancora più forti della passata stagione. La partita la devi sentire dentro di te con attenzione, cattiveria ed andare a pressare sempre. Non bisogna essere rinunciatari, anche perdere solo 1-0 non va bene." Tanti gli ex in campo ai vostri tempi non era così. Rampanti: "Era inconcepibile che un giocatore andasse alla Juve dal Toro. Mi ricordo dell'episodio di Meroni con lo sciopero nelle fabbriche di Pianelli. Alla fine ci andò Simoni alla Juve, ma il tifoso una volta era diverso, faceva valere le sue ragioni con forza, ma allo stadio era più tranquillo." Sempre meno gente allo stadio. Pallavicini: "Affluenza in calo perchè il tasso tecnico del Toro è in calo, anche lo spettacolo è minore. E' stato difficile sopperire alle partenze dell'estate, vediamo a gennaio cosa succederà. La gente non va allo stadio perchè la TV trasmette tutto ormai." Chi sarà l'uomo derby? Rampanti: "Sicuramente Quagliarella perchè ha qualcosa in più essendo cresciuto nel vivaio del Toro e poi non si è lasciato benissimo con la Juve. La sua voglia di rivalsa deve metterla in campo. Per questo anche Amauri  è arrabbiato e può togliersi la soddisfazione del gol. E' un attaccante deve segnare prima o poi." Pallavicini: "Quagliarella anche per me può decidere il derby perchè ha qualcosa in più essendo cresciuto nel Toro." Ultima battuta sul derby per Rampanti: "Contano determinazione e cattiveria, il risultato può anche essere negativo, ma il tifoso vuole la squadra che butti in campo tutto quello che ha e poi esca a testa alta. Voglio un Toro vivo che lotti da operaio, che non sia rassegnato alla sconfitta. Il derby è una gara da tripla da sempre, non è una partita persa in partenza." Chiusura anche per Pallavicini: "Il derby più antico d'Italia è un onore giocarlo. Va affrontato per giocarselo, la voglia di vincere si vede già nel riscaldamento. Non bisogna avere paura anche si gioca nel loro stadio. Noi dobbiamo pressare tanto e sbagliare poco e tutto può succedere."

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