Altra batosta mentale per il Torino, che dopo essere passato in vantaggio di due gol nella prima frazione di gara, viene rimontato dai rossoneri per la seconda volta nel giro di pochi giorni. Moretti e compagni si dimostrano ancora acerbi sotto questo punto di vista con una gestione della partita da rivedere. D'altro canto Montella è riuscito di nuovo a non far festeggiare il suo amico Mihajlovic riuscendo a strappare un pareggio insperato al "Grande Torino" dopo i primi 45'.
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Montella beffa ancora Miha: gli bastano pochi minuti per rimontare il Toro
Il confronto tra allenatori / I granata non riescono a gestire il match commentando i medesimi errori della partita di Coppa Italia. Bisogna ancora lavorare molto sulla gestione della gara
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È un Torino suicida, un harakiri: firmato da Belotti e compagni che vedono l'Europa allontanarsi sempre di più; come ha affermato Miha nella conferenza stampa postpartita:"Sono infuriato, è stato un pareggio folle. Se non riusciamo a gestire un vantaggio di due reti è anche inutile parlare di Europa". Il serbo poi continua: "E’ difficile insegnare a gestire queste situazioni. Non sono riuscito a far fare il salto di qualità alla squadra", in un mea culpa del serbo che ammette le sue colpe. E' vero che questo Toro ha bisogno ancora di intervenire sul mercato per essere ai livelli del Milan, è vero che non è colpa di Miha se Ljajic sbaglia un rigore sul 2-0 che avrebbe potuto chiudere il match, ma sicuramente manca qualcosa alla squadra dal punto di vista mentale, se si manifesta nuovamente nel giro di pochi giorni questa difficoltà nel gestire un risultato di vantaggio. E' questo un qualcosa che può rimproverarsi al tecnico granata.
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D'altro canto l'avversario Vincenzo Montella è riuscito ancora una volta a "fregare" il collega facendo sfogare i granata nella prima frazione e caricando la squadra nella pausa per poi avviare la rimonta nella ripresa che, per la seconda volta consecutiva, ha avuto successo. Milan più didattico e tattico, anche se si sono visti diversi errori di precisione che sono migliorabili; in ogni caso, ai milanesi è bastato giocare 10' con il turbo per pareggiare il match.
Anche sui cambi il rossonero sembra avere avuto più criterio del serbo. Mihajlovic, che aveva in mente di sostituire Ljajic con Iturbe, dopo aver subito la rete del 2-2 ha inserito un attaccante per un centrocampista schierando un Toro a trazione anteriore: l'astuto "aeroplanino" ne ha approfittato subito mettendo Kucka che ha portato solidità e fisicità alla mediana del "Diavolo". In questa maniera i meneghini, con ancora un margine di mezz'ora dal finale, sono riusciti ad arginare gli attacchi dei padroni di casa che, di conseguenza, si sono allungati disconnettendo troppo la fase offensiva da quella difensiva.
Tirando le somme del confronto allenatori, Montella ha beffato Mihajlovic per la seconda volta in due giorni: sia giovedì scorso in Coppa Italia che ieri sera in campionato ai rossoneri è bastato concentrare il massimo sforzo in un arco temporale della ripresa per centrare rispettivamente una vittoria e un pareggio. Gli errori nella gestione del match e nella lettura dei momenti della partita nelle due sfide contro il Milan sono lo specchio del Toro delle ultime settimane. Si può dire che Montella abbia ancora una volta vinto il duello in panchina, seppure il risultato finale sia di parità.
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