Due settimane fa si era disquisito sulla mancanza di un vero leader nella squadra granata, problema che era emerso per il fatto che nessuno dei giocatori sembrava avesse il piglio giusto per caricarsi il fardello sulle spalle. Dopo l'intervista odierna la risposta è stata trovata: Roberto Muzzi può assumere questo ruolo. Non c'era certo bisogno di sentire le sue parole pacate, ma decise, semplici, ma allo stesso profonde, per capire che il bomber granata ha il carisma giusto per dare la carica. Basta vedere come già l'anno scorso si era perfettamente integrato, non solo nella squadra, ma nell'atmosfera granata.
toro
Muzzi, parole da leader
Due settimane fa si era disquisito sulla mancanza di un vero leader nella squadra granata, problema che era emerso per il fatto che nessuno dei giocatori sembrava avesse il piglio giusto per caricarsi il fardello sulle spalle. Dopo l'intervista...
Muzzi sa prendere per mano i compagni in campo, come negli spogliatoi, sa parlare alla gente con serenità, senza mai dimenticarsi di nominare i tifosi, che per questa squadra provano un affetto viscerale. In un attimo ha capito cos'è il Toro e se n'è innamorato, al punto da sposare la causa a tempo indeterminato, chiedendo a Cairo un ruolo nel settore giovanile per quando appenderà le scarpe al chiodo.
Non solo, ma è già entrato nell'ottica futura avendo partecipato alla presentazione del sito ufficiale degli ex calciatori granata. E' un peccato che Muzzi sia arrivato al Toro ormai a fine carriera, un uomo a 35 anni è giovanissimo, ma per il calcio inizia a iintravedersi il finale di carriera, perchè uno come Roberto sarebbe potuto diventare il vero punto di riferimento per creargli addosso una squadra. Quando gioca dà sempre il massimo, il suo dovere lo fa in qualsiasi circostanza, così oggi, da buon leader è venuto a levar via ogni tensione, talpe o gente che si lamenta, qui si rema tutti dalla stessa parte. La carica parte da lui, sperando a suon di gol, anche di quelli bruttissimi, che solo il fato sa come siano entrati in porta, ma che servano a vincere e fare punti. Quella maledetta vittoria che metterebbe tutti in riga per ripartire decisi verso un campionato tranquillo, ma ricco di soddisfazioni. Muzzi ha le carte giuste per essere ancora protagonista, da capitano vero, come merita, un romanaccio che ha scelto Torino come futuro, sulla sponda di un fiume più nebbioso, ma che ha nelle viscere il calore giusto per affascinare chiunque alla causa granata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA