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Nazionale: si riaprono le porte ai granata

di Edoardo Blandino

Si ricomincia. È tornato Lippi. Terminati i due anni di Regno-Donadoni ecco sulla panchina della Nazionale il ct che ha sorpreso stampa e critica portando la squadra al trionfo mondiale a...

Edoardo Blandino

di Edoardo BlandinoSi ricomincia. È tornato Lippi. Terminati i due anni di Regno-Donadoni ecco sulla panchina della Nazionale il ct che ha sorpreso stampa e critica portando la squadra al trionfo mondiale a Germania2006. Nella conferenza stampa di ieri è stato chiesto al mister se conta di recuperare Totti e Nesta, due che avevano dato il loro addio dopo la vittoria, e cosa ne pensa sulla possibile naturalizzazione, con il conseguente impiego, di Taddei e Amauri. Ma a parte questi nomi, ce ne sono molti altri su cui Lippi dovrà riflettere e che potranno tornare molto utili alla causa Azzurra. Donadoni ha abbastanza ignorato i frutti di casa granata, nonostante qualcuno di loro fosse più che degno della convocazione, così, dopo la svolta sulla panchina Azzurra, i giocatori di Cairo tornano a sperare in una possibile chiamata. A meno che il mercato non riservi delle sorprese, è composta da quattro nomi la lista degli elementi più appetibili: Sereni, Diana, Di Michele e Rosina.Il portierone ha disputato una stagione strepitosa ed in molti si domandano chi più di lui fosse il candidato ideale in Italia a sostituire il numero uno al mondo. Donadoni sicuramente non è stato dello stesso avviso, preferendogli De Sanctis e Amelia. Nel prossimo campionato dovrà confermarsi sugli stessi livelli, però avrà “un’arma” in più nel suo arsenale: Peruzzi. L’ex numero 1 azzurro è entrato insieme a Lippi nel nuovo staff della nazionale e visto che conosce alla perfezione Sereni, essendo stato il suo titolare alla Lazio, potrebbe sponsorizzare la sua candidatura. Aimo Diana è sempre piaciuto al nuovo-vecchio ct, che lo ha difeso nei momenti delle critiche e spesso utilizzato negli incontri internazionali. Avrebbe dovuto anche fare parte della spedizione in Germania, ma una fastidiosissima pubalgia gli ha impedito di prenderne parte. Le porte azzurre si sono (ri)spalancate anche per lui. Per Di Michele il discorso è invece differente: mentre i primi due sono forti candidati alla maglia, il ragazzo di Guidonia ha sì esordito durante la gestione Lippi, ma ha disputato appena cinque partite, prima di uscire dal giro. Certamente verrà tenuto d’occhio, però serviranno prestazioni molto convincenti per farsi scegliere nuovamente. E poi c’è Rosina. Tutti i tifosi granata lo vedrebbero titolare inamovibile nella squadra ideale, ma la realtà è un po’ diversa. Il fantasista ha senza ombra di dubbio delle doti non comuni che lo rendono potenzialmente un fuoriclasse, però manca molto, troppo spesso in costanza. Il numero dieci è arrivato al punto di svolta della carriera: è ora di fare il salto di qualità e diventare definitivamente il giocatore che tutti si aspettano. In Azzurro ha esordito contro il Sud Africa, curioso che questa sia proprio la nazione che ospiterà i prossimi mondiali. Due anni sono tanti e la strada è ancora lunga, ma speriamo che la coincidenza sia di buon auspicio.

Foto: Lastampa.it