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Nessun ritocco verso l’alto: non é l’ingaggio il nodo per Bianchi

Sul rinnovo o meno del contratto di Rolando Bianchi si é detto e scritto tantissimo, ma ci...

Diego Fornero

Sul rinnovo o meno del contratto di Rolando Bianchi si é detto e scritto tantissimo, ma ci sono le premesse perché si continui a farlo ancora: se la Societá lancia 'timidi' segnali di apertura, ed é lo stesso Presidente Cairo ad aprire qualche spiraglio perlomeno per una discussione dell'accordo, l'Agente e fratello del Capitano, Riccardo Bianchi, pare indispettito dalle voci che vorrebbero il bomber giá altrove, con la testa e con il cuore.Se noi stessi abbiamo intravisto qualche segnale di poca serenitá in campo da parte del Capitano, vorremmo non fosse interpretata come una critica, né come un'accusa di scarso impegno, bensí come una sorta di campanello d'allarme affinché si faccia in fretta, se non addirittura in frettissima, a portare un po' di chiarezza non tanto verso i tifosi ma soprattutto tra le parti, circostanza che non potrebbe che fare bene al giocatore. E' vero che arolando, anche la scorsa domenica, non é riuscito a sbloccarsi ma é anche vero che per un attaccante un goal tira l'altro e forse basterebbe poco per rilanciare, soprattutto moralmente, quello che, ad oggi, é comunque un patrimonio tecnico, ed ancor piú umano, enorme per il Torino.Fra le tante 'voci di corridoio' fatte circolare vi sarebbe anche quella di una richiesta di adeguamento verso l'alto di un contratto giá economicamente molto importante, che frutta al Capitano circa 1,2 mln di Euro netti a stagione, facendo di lui indubbiamente il meglio retribuito in rosa: é, del resto, un ingaggio figlio di un contratto stipulato nel 2008, tempi di 'vacche grasse' in casa granata, nei quali ci si permetteva il lusso di rimpinguare le casse anche di flop come Simone Barone o Aimo Diana, e non si puó negare che quello che, nel tempo, é diventato il Capitano granata non abbia comunque lavorato sodo per 'meritarsi la pagnotta'.Non é stato richiesto alcun adeguamento contrattuale, come giá avevamo percepito da fonti interne e come, del resto, confermato dal Procuratore: 'Sono tutte cavolate, con la Societá dobbiamo ancora parlare'. Il nodo, insomma, é sempre lo stesso, non il 'quanto' bensí il 'se', perché la Societá, a parte i pour parler, non ha ancora seriamente chiamato ad un tavolo il giocatore per discutere, e cifre non ne sono girate. Il Capitano, del resto, é pienamente consapevole di non poter ridiscutere cifre simili, ed anzi di doverle sensibilmente diminuire, eppure non ha mai fatto mistero di voler rimanere: 'E' a Torino da 5 anni e tutti sanno quanto si trova bene e quanto si impegna', chiosa l'Agente, e non possiamo certamente dargli torto. Scopriremo nei prossimi giorni quanto c'é di vero nelle affermazioni del Presidente, e fin dove potrá arrivare la volontá del giocatore, sulla soglia dei 30, per il quale é piú che legittimo pretendere comunque un trattamento adeguato alla sua professionalitá: staremo a vedere.Diego Fornero (Twitter: @diegofornero)(Foto Dreosti)