"Con il gol che ha regalato i tre punti contro il Siena, Bianchi è salito a quota 7 reti in questo campionato. Non un bottino da bomber di razza (anche se lo score meriterebbe qualcosa in più, visti i gol annullati ingiustamente), ma si tratta di una quantità sufficiente per renderlo il bomber più prolifico del Torino in Serie A da quasi dieci anni a questa parte. Già, perché per andare a ritrovare un centravanti che segnasse più di Rolandinho (Rosina di fatto è un centrocampista), bisogna correre indietro nel tempo fino alla stagione 2001/2002. Guarda caso in quel campionato c’era proprio Camolese in panchina e il bomber principe dell’annata fu un certo Marco Ferrante. Il centravanti granata raggiunse doppia cifra chiudendo con 10 marcature. Di quell’anno passeranno agli almanacchi anche le reti segnate nello storico pareggio 3-3 in rimonta contro la Juventus nel derby di andata e nel 2-2 di ritorno. Dal 2002/2003 però più nessuno è riuscito a raggiungere 7 o più gol. Ferrante si fermò a quota 6, tante reti quante quelle firmate lo scorso anno da Di Michele. Anche perché la prima stagione in A dopo il fallimento vide Stellone scrivere 4 volte il suo nome nel tabellino marcatori, mentre Muzzi e Abbruscato solo 3. Mentre il campionato successivo, ovvero lo scorso, i cannonieri furono Ventola a quota 4, Stellone a quota 3 mentre il prima citato Di Michele ne mise a segno 6.
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Nessuno come Bianchi da sette anni
Con il gol che ha regalato i tre punti contro il Siena, Bianchi è salito a quota 7 reti in questo campionato. Non un bottino da bomber di razza (anche se lo score meriterebbe qualcosa in più, visti i gol annullati...
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