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IL TEMA

Nicola, a Torino come a Genova: salvezza raggiunta ma niente conferma

Alberto Giulini

Per il secondo anno consecutivo il tecnico viene sostituito nonostante il raggiungimento dell'obiettivo: pesa l'etichetta di uomo salvezza

Davide Nicola non sarà l'allenatore del Toro la prossima stagione. Una notizia nell'aria ormai da qualche giorno, ufficializzata ieri con l'annuncio di Ivan Juric ed il ringraziamento al tecnico di Vigone.

COME A GENOVA - Uno scenario molto simile a quanto accaduto la scorsa stagione al Genoa. In quell'occasione Nicola ereditò una squadra all'ultimo posto in classifica e la portò a salvarsi. Ma questo non bastò a garantirgli la conferma sulla panchina del grifone. A Genova arrivò in estate Faggiano come nuovo direttore sportivo e la società optò per un cambio in panchina: Nicola sollevato dall'incarico nonostante fosse ancora sotto contratto, al suo posto Maran (poi esonerato per richiamare Ballardini). Nel caso dei granata c'è da dire che non si è trattato di un vero e proprio esonero: la società ha deciso di non rinnovare un contratto che scadrà il prossimo 30 giugno. Il rinnovo automatico, legato al raggiungimento di una determinata media punti (intorno agli 1,5 a partita) non è infatti scattato.

UOMO SALVEZZA - Ora Nicola aspetta di capire se potrà presentarsi un'occasione in Serie A, in un giro di panchine che sta coinvolgendo ben più della metà dei club della massima serie. L'obiettivo sarà prima di tutto scrollarsi di dosso quell'etichetta di "uomo salvezza", allenatore chiamato solamente per centrare salvezze divenute ormai complicate. Un po' quello che è accaduto a Genova e Torino: scelto in un momento decisamente complicato e scaricato al termine della stagione nonostante l'obiettivo raggiunto. Apprezzatissimo già lo scorso anno in rossoblù, Nicola si porterà dietro il grande affetto dei tifosi del Toro: sui social tantissimi messaggi di ringraziamento e di stima, oltre ad un hashtag che ne chiedeva la conferma.