E' nuovamente bufera nella Lega Calcio: Matarrese, il nuovo che non avanza, desta perplessità se mai non ce ne fosse stata. Votato dalle squadre medio-piccole, che lui stesso aveva dichiarato di voler difendere dalle grandi, il massimo dirigente barese ha fatto dietrofront rispetto ai suoi migliori propositi, strombazzati per farsi eleggere, favorendo le big, ovvero Inter e Milan. Non è stata gradita in particolare la nomina a consigliere dell'avv. Cantamessa, legale rappresentante del Milan. Come risvolto polemico sono arrivate le dimissioni di Garrone, patron della Sampdoria, così di Zamparini, mentre Rosella Sensi è rimasta saldamente in sella come vice presidente di Lega.
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Non c’è pace in Lega Calcio
E' nuovamente bufera nella Lega Calcio: Matarrese, il nuovo che non avanza, desta perplessità se mai non ce ne fosse stata. Votato dalle squadre medio-piccole, che lui stesso aveva dichiarato di voler difendere dalle grandi, il massimo...
"Solidale con i due presidenti “dissidenti” Spinelli del Livorno, il quale non si capisce mai da che parte stia veramente, mentre Urbano Cairo ha dovuto desistere dalla sua candidatura a consigliere, carica che gli aveva consigliato lo stesso vulcanico presidente del Palermo. Il patron granata ha ricevuto dieci voti su quindici, ma non sono bastati. “Non commento la decisione di Zamparini di impugnare l'elezione di Cantamessa anche se mi sembra un po' eccessivo il suo comportamento. Personalmente mi ero candidato perchè invitato a farlo e convinto di potere dare il mio contributo di uomo di comunicazione. Anche le elezioni di Zamparini e Paolillo sono andate male e si sono ritirati, per questo sono dispiaciuto. Non siamo riusciti a eleggere due consiglieri perdendo un'altra occasione". Questo il commento di Cairo, il quale è andato cauto nelle dichiarazioni, ma sotto, sotto nemmeno a lui sono andati giù certi comportamenti di Matarrese. Dopo la contestata elezione di Cantamessa gli altri due consiglieri non sono stati più votati, per cui restano due posti vacanti, considerato che la carica di Lotito resta sospesa causa Calciopoli.
"Il calcio italiano resta nel caos, Calciopoli da giustiziere dei furbi, sta diventando un boomerang, con la sensazione che i primi ad essere colpiti ora rischiano di passare per vittime. Con il trascorrere del tempo e dopo i vari ricorsi continuano ad essere ridotte le pene. L'ultima in ordine di tempo ha visto annullare la sentenza di otto mesi di squalifica all'arbitro Paparesta, mentre nelle ultime ore è rimbalzata la notizia che a salire sul banco degli imputati è Pierluigi Collina, per i suoi presunti rapporti con Meani, colui che intratteneva i rapporti con gli arbitri per conto del Milan. Se anche Collina, considerato uno dei personaggi più credibili del nostro calcio, viene messo sul banco degli imputati, non si salva davvero più nessuno. Alla fine o si colpisce tutti o nessuno, la seconda soluzione andrebbe bene a molti, dopo aver movimentato l'estate, si torna tutti nel gregge, guai alle pecorelle smarrite.
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