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Non solo Recoba

di Michele Ferrero

Devo resistere alla tentazione di parlare del Chino, anche se confesso di aver avuto occhi quasi solo per lui durante il pomeriggio in Maratona. Ma rivedendo la gara in...

Redazione Toro News

"di Michele Ferrero

"Devo resistere alla tentazione di parlare del Chino, anche se confesso di aver avuto occhi quasi solo per lui durante il pomeriggio in Maratona. Ma rivedendo la gara in cassetta ho avuto la conferma che abbiamo anche qualche altro buon motivo di interesse. Questa squadra, con i suoi pregi ed i suoi difetti, sembra avere un’anima. Va sotto ma poi si batte, trova due gol su azione, ha individualità discrete e tenta di imporre un gioco. Poi rovina tutto, ma è viva.Mi piace Ventola, quanto si muove, come si muove, con generosità ma anche con intelligenza. Fosse arrivato a gennaio scorso avremmo forse evitato qualche sofferenza. Speriamo che la sfortuna questa volta lo lasci in pace, troppe volte gli infortuni lo hanno fermato alle soglie della consacrazione. Ma se Nicola è questo potrebbe essere lui la punta da oltre 10 gol di cui ogni squadra ha bisogno.Sono invece sorpreso dal ritardo di condizione di Natali, il pezzo forte del mercato, il difensore pagato oltre 3 milioni all’Udinese per fane il perno della retroguardia. L’attenuante relativa alla sua costituzione fisica massiccia regge fino ad un certo punto: il giocatore si allena dall’inizio del ritiro ed i suoi crampi a Roma dopo 50 minuti non sono giustificabili, come pure le numerose incertezze a palla in gioco. Da uno della sua caratura non mi aspettavo un inizio del genere: i margini di miglioramento di questa squadra riguardano necessariamente lui prima di tutti gli altri singoli.La difesa però non si trova sotto processo solo a causa di Natali. Oltre alla mancanza di un difensore veloce in chiusura è l’atteggiamento di tutta la squadra a proteggere poco il reparto. Il centrocampo con un regista classico come Corini ed un solo mediano al suo fianco concede parecchio alla costruzione del gioco, ma se non viene supportato dai rientri dei due giocatori di fascia rischia di essere un po’ leggero e di non garantire un filtro adeguato. Sarei molto cauto ad esaltare la prestazione di Barone, il mio osservato speciale di giornata, che si è proposto molto alto ma che spesso non è rientrato ad aiutare il terzino davanti a lui, specialmente quando ha giocato a sinistra a protezione di Lanna. La posizione più avanzata di Rosina è comprensibile, è figlia dell’istinto ed è certamente autorizzata dal tecnico in virtù delle doti realizzative di Alessandro. Credo che invece Barone sia considerato da Novellino un mediano a tutti gli effetti (Monzon l’ha così chiamato anche in conferenza stampa) per cui il suo rendimento va considerato soprattutto nell’ottica della copertura, non solo in base agli inserimenti offensivi. Per alcuni tratti del primo tempo è sembrato quasi che Barone e Rosina fossero entrambi sulla linea del Chino, come a formare un trio di mezzepunte alle spalle di Ventola, non saprei fino a che punto voluto. La Reggina in quei momenti era padrone del campo, si è resa pericolosa ed ha addirittura segnato, ben sfruttando gli spazi concessi dal Toro. Solo quando la squadra granata è tornata ad essere più corta ha cominciato a dominare la gara, ma l’inerzia del match era già cambiata grazie al pari ottenuto all’ultimo minuto del primo tempo. Nel complesso Barone ha fatto una discreta partita, certamente sufficiente, ma ha giocato bene quando le cose hanno iniziato a girare per il verso giusto (inizio secondo tempo) non è stato lui a tirarci fuori dai guai. Non sono pertanto d’accordo con i votoni che ha ricevuto sui giornali, non vorrei che fossero frutto delle solite etichette che si appiccicano addosso ai giocatori: in questo caso “fagnano” l’anno scorso, campione ritrovato quest’anno. La verità forse sta nel mezzo: Simone è uscito da una crisi incredibilmente prolungata e se confermasse i progressi in corso ancora per diverse partite tornerebbe ad essere il nazionale azzurro per cui Cairo aveva speso una considerevole cifra.E poi c’era il Chino, del quale parlerò a tutto tondo la prossima settimana, approfittando della sosta del campionato. Propizia per sistemare la difesa, ma odiosa per noi che abbiamo fame di calcio giocato.