"di Alessandro Salvatico
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Novellino: ‘I conti si fanno alla fine’
di Alessandro Salvatico
Walter Alfredo Novellino ha parlato oggi ai giornalisti presenti nella conference room del centro Sisport. Poco prima aveva dialogato...
"Walter Alfredo Novellino ha parlato oggi ai giornalisti presenti nella conference room del centro Sisport. Poco prima aveva dialogato per qualche minuto con un piccolo gruppo di tifosi, e alla conclusione della seduta di allenamento ha parlato del difficilissimo impegno di domani, delle scelte che intende operare e anche dell’andamento globale della stagione della squadra.
"DIFFICOLTA’. Dopo aver fissato la quota-salvezza intorno ai 42 punti, il tecnico di Montemarano si sofferma sullo spirito che anima lui ed i suoi uomini. “Abbiamo uno spogliatoio compatto. Quando ci sono difficoltà si tira in ballo sempre qualche cosa di psicologico, ma no: siamo convinti, siamo un bel gruppo. Io non piango, vengo qui a metterci la faccia perché è giusto parlare, e vado dritto verso la meta. Io, l’ho già detto, sono un alpinista: questa montagna è dura, con gli infortuni è diventata ancora più dura. Ma stiamo mettendo la corda, e metteremo anche la bandiera. Le difficoltà avute non le nascondo. Ma ho passato momenti peggiori, e non mi sono mai arreso. Mi sento sicuro, perché ho una rosa ampiamente forte. Più forte delle difficoltà”.
"SCELTE. Novellino tranquillizza riguardo le condizioni di Pisano e Zanetti, “recuperati appieno”, e pare avere le idee molto chiare riguardo lo schieramento anti-Milan: “Nel primo tempo contro l’Udinese siamo stati bravissimi, dico proprio nei primi venti minuti. Tatticamente, bravissimi, davvero; però poco incisivi. Nel secondo tempo le cose sono state diverse; ne ho preso atto. Turn-over? Io sono un allenatore di grande esperienza, e ve lo dico: non credo molto al turn-over. E’ psicologicamente dannoso, e crea solo confusione. Ora ci sono molti infortunati, ma questo non si chiama si chiama turn-over, si chiama ricambio forzato. Io sulla formazione di domani pomeriggio, comunque, non ho dubbi”.
"RIMPIANTI. L’allenatore del Torino accantona la questione arbitrale (“Alla lunga, tutto si compensa”), e non nasconde piuttosto quel che si sarebbe potuto ottenere in più di quanto ottenuto. “Abbiamo inanellato otto risultati belli e giocati benissimo. Bastava vincerne due, o tre, di quelle partite… Ne abbiamo sbagliate diverse, di gare, nella stagione, ma nel ritorno quasi mai: Cagliari e basta, giocando discretamente con l’Udinese. Si pensa alle ultime due, io invece guardo il girone di ritorno e vedo che insomma, la squadra ora ha una fisionomia, è un’altra cosa. Ma sicuramente potevamo avere di più”. A proposito di ‘dare di più’, una considerazione anche riguaro Di Michele, sul quale erano riposte parecchie aspettative: “In una stagione ci sono tanti problemi, e David ne ha avuti tantissimi. E’ stato fuori tre mesi, non è facile. Ha dato il suo contributo. Questo è un grande giocatore, ha una qualità non da tutti. Sono convinto che deve avere però più autostima”.
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