toro

Ogbonna, lungo stop. E’ fuori dal mercato?

Mettiamola così: Ogbonna fuori un mese e mezzo, il tempo che realisticamente gli servirà per rimettersi dall’operazione di ernia alla quale si sottoporrà a Milano forse oggi o forse domani, notizie da parte de Torino...

Federico Danesi

Mettiamola così: Ogbonna fuori un mese e mezzo, il tempo che realisticamente gli servirà per rimettersi dall’operazione di ernia alla quale si sottoporrà a Milano forse oggi o forse domani, notizie da parte de Torino FC non ce ne sono, l'informazione appare solo sul quotidiano torinese Tuttosport, per ora il sito ufficiale tace in proposito.

E una notizia peggiore per Urbano Cairo che per Ventura.

Perché in fondo a ben guardare uno dei rischi peggiori per il Toro era che la cessione del difensore, ineluttabile ogni giorno di più che passa, potesse già essere programmata per gennaio mentre così, con un giocatore a tre quarti del servizio e con nessuna garanzia di un suo impiego immediato e forzato già dalla fine di gennaio, difficilmente si faranno avanti le orde dei barbari, ché tanto il suo destino è già scritto e sarà altrove.

Detto questo, comunque, resta il problema di fondo della difesa granata che nelle ultime quattro partite ha imbarcato anche per demeriti altrui, di chi a furia di correre non riesce a tappare tutti i buchi e di chi invece non corre proprio per coprire. Tutti particolari sui quali Ventura dovrà lavorare da oggi pomeriggio cercando soluzioni alternative. La più logica è quella del rientro di Glik affiancato da Rodriguez, che quella posizione la vede come naturale e naturalmente ha dimostrato di saperla digerire.Quella più originale invece è un cambio in corsa, pensando anche ad un nuovo modulo per la difesa, facendo arretrare un giocatore in più sulla linea dei marcatori esattamente come fanno altri e non solo la Juve. Un cambio in corsa che ovviamente va sperimentato e tarato, in attesa del rientro di Ogbonna, ma che potrebbe anche offrire più garanzie di copertura ad una squadra che si è scoperta troppo vulnerabile.Federico Danesi(Foto M.Dreosti)