"Uno dei talenti più puri e cristallini sfornati nelle ultime stagioni dal settore giovanile del Torino, nel quale peraltro ha trascorso molto meno tempo rispetto ad un giocatore “normale”, adesso Vittorio Parigini ha fatto ritorno alla base dopo tre stagioni in prestito nel campionato cadetto e, questa volta, il suo destino potrebbe davvero fondersi con quello della casacca granata in vista della prossima stagione. Intervistato dai colleghi di Tuttosport, il giovane attaccante non ha nascosto l’emozione per la nuova avventura che lo attende.
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Parigini: “Torino, finalmente sono tornato. Non vedo l’ora di iniziare”
L'intervista / Il talento granata: "Offerte da altre squadre? Rifiutate tutte, volevo solo tornare qua. Per Mihajlovic gioco anche terzino, mi vedo alla Cerci"
"“Non vedo l’ora di cominciare, giocare nel Toro è sempre stato il mio sogno da quando sono ragazzino ed ora sono davvero orgoglioso di essere stato richiamato. Non importa quanto giocherò: anche se passassi tutto l’anno in panchina o in tribuna per me sarà comunque un’esperienza unica, questo ambiente è fantastico ed io mi sento pronto”
"Interrogato sul cambio in panchina, Parigini sembra avere le idee piuttosto chiare: “Credo sia il momento giusto per me per tornare a Torino, non ho sentito Mihajlovic ma so che lancia i giovani e quindi potrei sfruttare una grande occasione: l’ha già dimostrato quest’anno al Milan, dove ha avuto il coraggio di affidare la porta al sedicenne Donnarumma. Ho l’impressione che il tecnico creda nei giovani: se, ad esempio, dovesse far esordire uno come me e ricevesse una risposta negativa, non penso che lo taglierebbe fuori senza dargli altre opportunità. Riguardo a Ventura” prosegue “l’ho conosciuto solamente nel primo mese in ritiro. Non l’ho avuto in questi anni, ma è un ottimo tecnico. Spero di poter lavorare con lui in futuro”
"Poi, una riflessione generale sull’utilizzo dei giovani nei campionati professionistici: “Credo che i tecnici che esitano a dare troppa fiducia ai prodotti del settore giovanile per non rischiare di bruciarli abbiano ragione, tuttavia ci sono le eccezioni: ci sono ragazzi che sono pronti prima e non sfruttarli è un peccato” E da qui, si collega alla propria esperienza nella Primavera granata: “Il mio ricordo è ottimo: mi allenava Longo, con cui avevo già lavorato nei Giovanissimi e negli Allievi, gli devo molto"
""Credo che la Primavera sia una categoria molto utile, ma non bisogna transitarvi per troppo tempo: io ci sono rimasto solamente una stagione prima di andare in prestito in Serie B. Mi fa effetto pensare che al Toro adesso ritroverò altri quattro giocatori del vivaio granata (Aramu, Barreca, Gomis e Chiosa ndr) perché spesso ci affrontiamo nel campionato cadetto e scherziamo sul nostro ritorno in granata, mentre stavolta sembra che sia davvero la volta buona”
"“I giocatori che più mi hanno impressionato in questa stagione al Torino” continua Parigini “sono senza dubbio Belotti e Benassi. Ma in generale come ho detto non vedo l’ora di cominciare a lavorare con tutta la squadra e con il nuovo tecnico. Il mio ruolo ideale è quello di esterno sinistro in un 4-3-3, di modo da potermi accentrare e tirare di destro o anche andare al cross con il mancino: sono veloce, mi vedo un po’ alla Cerci. Ma per Mihajlovic sono disposto a giocare anche terzino, non c’è nessun problema. Gli obiettivi? Io dico che con il nuovo tecnico possiamo puntare a qualcosa di importante. Spero che il Toro sia protagonista di un ottimo campionato e magari faccia qualcosa in più”
"Infine, una dichiarazione di forte attaccamento alla maglia ad alla piazza: “Mi hanno cercato molte squadre, anche la Juventus ed alcuni club di Premier, è vero. Ma io non ho mai avuto nessun dubbio: volevo solo tornare al Torino. La tifoseria granata è fantastica, il calore di certo non mancherà”
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