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”Parlo io perché sono il responsabile”

Amareggiato al termine della gara Beretta, nel giorno della sua cinquecentesima panchina da professionista: ''Ovviamente c'è delusione. Non si può nascondere. Perché stavamo facendo una buona partita fino all'azione del gol,...

Redazione Toro News

Amareggiato al termine della gara Beretta, nel giorno della sua cinquecentesima panchina da professionista: ''Ovviamente c'è delusione. Non si può nascondere. Perché stavamo facendo una buona partita fino all'azione del gol, una rete davvero brutta quella che abbiamo preso. Si poteva tranquillamente evitare". Fino a quell'occasione sembrava uno 0-0 scritto. "Nel primo tempo la squadra ha fatto un ottimo possesso palla, ha sofferto, è riuscita a non essere precipitosa. L'obiettivo è quello di riuscire ad avere reazioni diverse agli episodi negativi, che non sono solo i gol presi". Bianchi spesso è andato a fare cross per i compagni. Una cosa normale? "Non troppo. Lui è molto generoso e quindi fa anche queste cose. Ma non si tratta di indicazioni dettate da me". Giusto che i giocatori non siano venuti a parlare a fine gara? "Non glielo ho detto io di non parlare. Ma è una decisione che condivido, perché le responsabilità sono mie. Sono io che do istruzioni a loro durante la partita". A fine gara, inoltre, c'è stato un confronto con i tifosi. "Una delegazione è venuta negli spogliatoi ma il tutto si è svolto con toni assolutamente civili. Loro hanno espresso la loro rabbia e noi la nostra. Anche noi siamo molto arrabbiati".

(Foto: M. Dreosti)