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Pasquato e Guberti, sprint finale per il Toro

Il Torino riabbraccia la panchina lunga, come non succedeva da tempo. O almeno, la riabbraccia per quanto riguarda una particolare zona del campo, visto che attualmente la situazione in difesa è quantomeno precaria. Sulla fascia...

Redazione Toro News

Il Torino riabbraccia la panchina lunga, come non succedeva da tempo. O almeno, la riabbraccia per quanto riguarda una particolare zona del campo, visto che attualmente la situazione in difesa è quantomeno precaria. Sulla fascia sinistra, infatti, Ventura potrà finalmente tornare a contare tra gli elementi a disposizione due giocatori che, in maniera diversa, restano molto attesi dall'ambiente granata: Pasquato e Guberti (qui in palestra, foto Dreosti), che contro il Gubbio hanno grandi possibilità di scendere in campo, magari proprio in staffetta.Partiamo con il parlare del secondo, che già contro la Juve Stabia sembrava pronto a scendere in campo, nonostante poi all'ultimo Ventura sia stato costretto per l'infortunio di Pratali, a mandare in campo Parisi. La forma fisica è ormai ampiamente accettabile, e non è affatto escluso che Guberti, visti anche gli avversari (da non sottovalutare, certamente, ma non competitivi come un Verona), possa partire da titolare. Sarebbe quasi un esordio per l'esterno, arrivato a Torino come colpo estivo ed impiegato soltanto nelle primissime partite di campionato. Ventura ritrova un'arma importantissima, che in queste gare finali potrà mostrare quella qualità che permetterebbe di fare la differenza. Senza contare la rabbia dopo tutti questi mesi passati a guardare.Tanta rabbia positiva anche per Cristian Pasquato, che, dopo una serie di vicissitudini (prima l'ambientamento, poi l'ematoma all'occhio) è ormai completamente integrato con il gruppo, anche dopo la partita giocata in Primavera contro il Novara la settimana scorsa, dove non ha fatto benissimo pur avendo comunque acquisito ulteriore minutaggio nelle gambe. Anche per lui sembra ormai pronta non soltanto la prima panchina da quanto è arrivato a gennaio, ma anche la prima partita, dove si vedrà finalmente sul campo se il suo acquisto tanto discusso da parte della dirigenza granata sia stato una scommessa vinta o persa. Lui, sicuramente, ci metterà tutto l'impegno possibile, conscio della difficoltà della sfida che ha deciso di accettare proprio nel calciomercato invernale. Adesso la parola passerà soltanto al campo, e le motivazioni, in questo momento del campionato, servono più che mai.