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Patrizio Sala: “Bravo Toro, ma ora pensa al campionato”

Esclusiva TN: "Martinez rapido e veloce, può dare garanzie in attacco"

Roberto Maccario

" Per commentare la vittoria dei granata di ieri sera in Danimarca sul Copenaghen e per proiettarci alla delicata sfida del Torino in programma lunedì sera al Castellani di Empoli abbiamo contattato un grande ex Toro, campione d'Italia sotto la guida di Gigi Radice nel 1976 e grande amico di TN, ovvero Patrizio "Pat"Sala.

"Ciao Patrizio, un successo che può dare una bella iniezione di fiducia in vista del futuro, e in particolare della difficile trasferta di Empoli, giusto?Senza dubbio, perché vincere aiuta a vincere e a dimenticare alcune partite sfortunate e alcune sconfitte immeritate che il Torino ha dovuto subire nel corso di questa stagione. Al di là dei risultati, credo che il Toro abbia sempre espresso un bel gioco corale e abbia mostrato di avere una precisa identità. Chiaramente là davanti sono venute a mancare due individualità importanti, e inevitabilmente la qualità della squadra ne ha risentito. La classifica, al momento, non è ottimale, ma ci sono tutti i presupposti per far bene.

"Ieri sera, a Copenaghen, è arrivata una vittoria per 5-1, ma attenzione ai facili entusiasmi, perché gli avversari erano già eliminati e hanno giocato in nove uomini per gran parte dell'incontro, non è vero?Il risultato è indicativo del fatto che i granata abbiano fatto una buona prova: sicuramente la superiorità numerica avrà influito, anche se non è mai facile vincere anche con uno o due giocatori in più, lo insegna la storia del calcio.

"Quale la nota positiva?Martinez, un attaccante minuto ma rapido e veloce, uno capace di grandi intuizioni e che nel reparto offensivo può dare garanzie.

"Ieri è stata un'occasione importante anche per chi di solito gioca meno, non è così?Sì, e credo che l'Europa League serva proprio a questo, a mettere in vetrina alcuni giovani per farli crescere e migliorare, e pazienza se non sono italiani e se il nostro calcio non ne trae giovamento. L'obiettivo numero uno deve essere il campionato, ed è su questo che ci si deve concentrare, a partire dalla trasferta di Empoli, molto insidiosa e contro una squadra molto ben organizzata che ha lo stesso allenatore da alcuni anni.