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Pazienza, nessun rimpianto

E’ stato uno dei tormentoni della lunga estate di mercato granata. Perché il Toro questo può permettersi, ossia di tirarla per le lunghe su Michele Pazienza, un onesto...

Federico Danesi

"E’ stato uno dei tormentoni della lunga estate di mercato granata. Perché il Toro questo può permettersi, ossia di tirarla per le lunghe su Michele Pazienza, un onesto lavoratore del centrocampo ma non certo un giocatore che sposti gli equilibri di una squadra. E domenica si riproporrà da avversario, con qualcosa in più da dimostrare sempre che Pioli lo schieri ancora una volta da titolare, come successo sino ad oggi in sette occasioni.GIRO D’ITALIA - Era già del Toro, questo foggiano che sembrava aver trovato una sua dimensione a Napoli dopo aver girato mezza Italia ed essere stato scaricato anche da Luciano Spalletti che lo aveva fortemente voluto per la sua Udinese. Ma anche con De Laurentiis al tirar delle somme non era andata e così un anno alla Juve sena incidere e poi la prospettiva d fermarsi in città, sull’altra sponda. Era del Toro perché alternative ne esistevano poche, soprattutto con un Brighi che fino all’ultimo giorno di mercato non aveva convinto appieno sul completo recupero fisico.

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"CHI FA L'AFFARE? - Ma evidentemente tanto da Toro non era, visto che tra un venerdì e il lunedì successivo, quando si doveva mettere nero su bianco l’accordo con i bianconeri, è saltato tutto. Qualcuno come spesso succede ha tirato troppo la corda anche se ovviamente tutte le campane suonano in maniera diversa. Rimane il fatto che Vincenzo D’Ippolito, il suo agente, ha provato a ricucire sino all’ultimo senza costrutto. E che Pazienza ha in mano un triennale con il Bologna dove prova a costruirsi una seconda carriera che a trent’anni non è nemmeno facile. E’ andata così, senza grossi rimpianti per nessuno. Ma magari domenica pomeriggio è l’occasione per fargli capre che in fondo la scelta di Cairo e Petrachi si è rivelata corretta.Federico Danesi