"di Andrea Rosselli
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Peccarisi e Zeoli due cuori granata tra i rivali
di Andrea Rosselli
E’ risaputo che il granata riscuote sempre il suo fascino, che travalica il quasi secolo di vita.
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"E’ risaputo che il granata riscuote sempre il suo fascino, che travalica il quasi secolo di vita.
"In quasi tutte le squadre di A, B e C si possono contare giocatori che hanno un passato al Toro o un cuore che batte per questo colore sanguigno. Non si scosta dalla tradizione nemmeno la Triestina che annovera Maurizio Peccarisi, un solo anno in granata, quello passato, con l’acclamata quanto disastrosa promozione in serie A.
"Lo spilungone ex Cesena fu una rivelazione dello scorso campionato, divenne addirittura un punto di forza del reparto arretrato di Ezio Rossi. Al riccioluto giocatore piacque così tanto la città e la sua squadra che si mise a disposizione all’epoca dei Lodisti, ma la sua richiesta fu rispedita al mittente e così il simpatico difensore si accasò nelle fila degli Alabardati.
"Alla vigilia del suo ritorno al Delle Alpi Peccarisi ha fatto intendere che una parte del suo cuore è rimasta in granata e a fronte di un (improbabile) richiamo sarebbe sempre pronto a rispondere in senso affermativo.
"Chi è meno conosciuto è un certo Michele Zeoli che lasciammo l’anno scorso al Pescara e che ritroviamo ora tra le fila della Triestina, un mare più freddo e ventoso di quello pescarese, ma che non ha dimenticato di portarsi dietro la sua passione granata. L’anno scorso lo intervistammo per “Alta Fedeltà” su radio Beckwith e poi riportammo le sue splendide parole anche su Toronews, in una chiacchierata tra le migliori che abbiamo fatto con un giocatore.
"Il povero Michele, laziale di Civitavecchia, una laurea in giurisprudenza, era ancora un po’ scosso dall’aver rotto lo zigomo ad Alessandro Conticchio, appena entrato in campo.
"Nonostante questo intoppo involontario ci raccontò tutta la sua passione per questa gloriosa maglia, che mai vestì, che aveva nei sogni, ma ci disse che se mai il Toro si fosse interessato a lui voleva dire che era caduto proprio in basso. La sua è l’umiltà di un ragazzo che si diverte ancora a tirare due calci al pallone riconoscendo che la passione supera ogni limite umano, anche per chi fa del calcio un mestiere vero e ben remunerato.
"A qualcuno, che adesso tenta di imitare Nedved nel look, fischieranno le orecchie (dopo aver annusato i lacrimogeni del Franchi). C’è chi scappa per codardia e chi invece sogna una maglia pur avendo la coscienza di non esserne al suo livello.
"I tifosi del Toro ad uno come Zeoli perdonerebbero anche qualche liscio, perché chi ama il granata è già un predestinato a cui voler bene.
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