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Per tre giorni ancora il cielo è grigio sopra Torino
Verso Torino-Sassuolo / I tifosi del Toro aspettano con ansia la partita di domenica per ricolorare di granata le nubi di dubbi che si sono addensate sulla città dopo le ultime deludenti prestazioni e la lunga pausa...
"Ancora tre giorni, ancora tre maledettissimi giorni. Anche per il tifoso più scontento, quello più furioso, quello che ha promesso che il Toro in tv non lo vedrà più perché non ama l'atteggiamento troppo difensivo o la ragnatela di passaggi, nemmeno quello che non ama soffrire ogni domenica per spingere un pallone in rete, tutti loro stanno contando i giorni che mancano a domenica 23 novembre ore 12.30. Perché è vero il Torino può giocare male finché vuole ma al tifoso granata mancherà sempre.
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"SPAZZARE LE NUBI COLME DI DUBBI - E così a tre giorni dalla partita di campionato tra i granata e il Sassuolo c'è tanta voglia di tornare a tifare i propri colori. La pausa Nazionale oramai tradizione del calcio spezzatino ha lasciato per due settimane i tifosi turbati. Prima della sosta il Toro ha vissuto una settimana da incubo, prima lo scialbo pareggio con l'Atalanta dove si è visto una squadra che non sa segnare e se non segni non entusiasmi. Poi la debacle in terra finlandese dove tutto si perdona al Toro tranne di giocare senza grinta, senza anima con alcuni giocatori che hanno fallito clamorosamente una grande chance che si ripercuoterà sul mercato di gennaio. Infine la sconfitta preventivata con la Roma, e forse è questo che fa ancora più male questa sensazione che ci sono sfide che il Toro perderà prima ancora di giocare, ma allora possiamo chiamare questa squadra Toro? Due settimane di domande e di dubbi rannuvolavano il cielo su Torino, nubi ancora più nere e cupe a pensare ai nostri giocatori che si mettono in luce con le proprie nazionali. Da Glik che trascina la Polonia in vetta a un girone davanti ai campioni del mondo, dove El Kaddouri segna e fa segnare mentre al Toro da un pò di giornate sembra aver dimenticato di avere due piedi deliziosi. Dove hai visto titolari in Azzurro Darmian e Moretti e persino giocare e bene con le rispettive nazionali Jansson contro Benzema, Maksimovic e persino Martinez che da noi sembra solo il giocatore che non capisce il calcio italiano come se davvero nel mondo esistessero sport diversi: il calcio nostrano e quello del resto del mondo.
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"RITROVARE LA SERENITÀ - A tutti questi quesiti, a tutte queste insofferenze, c'è una risposta, una medicina. Scendere in campo contro il Sassuolo dei tanto decantati Zaza e Berardi e portare tre punti in più in classifica. Serve una vittoria di rabbia, serve la voglia di allontanare le zone pericolose, serve una squadra che cerchi il gol dal primo minuto e smetta di crederci solo dopo il fischio finale. I tifosi vogliono vedere due punte vere che lottano in area e non debbano giocare sempre spalle alla porta, due esterni che nel cuore dei tifosi possano diventare ali, questo nome molto romantico per un ruolo calcistico come se avessero il compito di farti volare verso i sogni più belli. E in più in mezzo al campo un gioco di qualità volto a cercare la profondità e magari rivedere un El Kaddouri illuminare il gioco e persino rincorrere un avversario fino alla propria area di rigore. C'è molto di più dietro questa partita casalinga con il Sassuolo, non fosse solo novembre ci sarebbe tutta una stagione dietro. Perché poi giovedì arriva all'Olimpico il Club Brugge in una sfida in cui se si vince si è praticamente ai sedicesimi mentre se si perde si è quasi fuori per assurdo. E poi il 30 novembre c'è La partita. Il Derby. In questo caso i tifosi si dividono c'è chi la aspetta da mesi e si è segnato il giorno in rosso, meglio granata, sul calendario e chi vorrebbe che questo giorno non arrivasse per paura di incorrere in una nuova debacle. In queste tre partite tanto agognate in queste due settimane di pausa per la nazionali, c'è da dire mai troppo amate dai torinisti, si spera che Ventura sappia trasmettere alla squadra quei valori che da sempre colorano le pagine di Storia granata.
"Certo vincere aiuta a vincere ma noi non siamo come i nostri cugini che pensano che vincere sia l'unica cosa che conta, da noi si può anche perdere se la maglia è sudata e negli occhi dei giocatori si vede la grinta di chi ce l'ha messa tutti. Noi siamo più Tony D'Amato dove "Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini".
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