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Play-off. Facciamo un po’ di chiarezza

di Edoardo Blandino

 

Il campionato è ormai agli sgoccioli. Mancano 3 partite e 9 punti in palio. Il Lecce è ormai con un piede e mezzo in Serie A e difficilmente...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Il campionato è ormai agli sgoccioli. Mancano 3 partite e 9 punti in palio. Il Lecce è ormai con un piede e mezzo in Serie A e difficilmente potrà perdere il primo posto. Ma dietro ai pugliesi la lotta è apertissima: otto squadre cercano la promozione. Sono nell’ordine: Brescia 66, Cesena 65, Sassuolo 62, Torino 61, Cittadella 60, Crotone 59, Grosseto 59 ed Empoli 55. Di queste appena citate, la prima andrà direttamente in Serie A, mentre le altre sette si contenderanno quattro posti per i play-off. La post season funziona così: sarà un mini tabellone composto da semifinali e finali, con partite di andata e ritorno. La terza classificata incontrerà la sesta, la quarta affronterà la quinta. Le semifinali di andata si giocheranno il 2 giugno (tre giorni dopo l’ultima partita di campionato), il ritorno sarà il 6 giugno. Chi avanzerà alle finali disputerà le due partite di andata e ritorno il 9 e il 13 giugno. Non ci saranno eventuali spareggi post campionato per decidere quale sarà la posizione finale in caso di stesso punteggio: conterà la classifica avulsa. E il Torino non è in una posizione eccessivamente scomoda. Delle altre sette squadre con cui potenzialmente deve lottare per un posto, i granata negli scontri diretti sono in vantaggio su tre club, con uno hanno avuto lo stesso risultato sia all’andata che al ritorno, con altre due società i giochi sono ormai fatti, mentre per uno è ancora tutto possibile. Ma analizziamo tutto nel dettaglio.

"Sassuolo, Grosseto ed Empoli sono le squadre con cui il Toro è avvantaggiato negli scontro diretti. Con l biancorossi è arrivata la vittoria in entrambi i match. Con l’Empoli è determinante il 3-0 di inizio campionato, mentre per quanto riguarda il Sassuolo il 2-3 fuori casa di sabato permette di ribaltare lo 0-1 di dicembre. Con il Cesena la situazione è leggermente differente: entrambe le gare sono terminate 1-1. In casi simili il regolamento prevede di conteggiare la differenza reti ed il Torino è nettamente indietro (+23 per i bianconeri, +15 per i granata). A meno di risultati incredibili in queste ultime tre partite, in caso pari punti sarebbe il Cesena ad avere la meglio. Ma c’è poco da sorridere anche in caso si finisse con la stessa classifica di Brescia e Crotone: gli scontri diretti sono favorevoli agli avversari in entrambi i casi. Il discorso cambia leggermente per quanto riguarda il Cittadella. All’andata terminò 2-0 in favore dei veneti, ma il ritorno si deve ancora disputare, quindi nulla è ancora deciso. La differenza reti è molto simile: +15 per il Toro, +16 per il Cittadella, ma qualcosa può ancora cambiare da qui all’ultima partita di campionato, quando ci sarà lo scontro diretto. Per avere la certezza di poter contare sullo scontro diretto favorevole, Bianchi e compagni dovranno vincere con almeno tre gol di scarto, mentre con un successo per 2-0 si andrebbe a calcolare la differenza reti.