toro

Possiamo arrivare lontano.

Paolo Zanetti, arriva dall’Ascoli, nel Torino deve raccogliere la difficile eredità di non far rimpiangere Ardito, ma lui si sente pronto e farà di tutto per stupire il pubblico granata.

Ermanno Eandi

Paolo Zanetti, arriva dall’Ascoli, nel Torino deve raccogliere la difficile eredità di non far rimpiangere Ardito, ma lui si sente pronto e farà di tutto per stupire il pubblico granata.Zanetti, che Toro sta nascendo?Una bella squadra, molto compatta. In campo stiamo lavorando molto, il mister è molto esigente, la sua mentalità vincente ci pervade e ci aiuta a dare tutto. Il gruppo che sta nascendo è importante, siamo coesi.Dove arriverà il Toro?Può arrivare molto lontano. Il nostro primo obbiettivo è, ovviamente, la salvezza, però credo che ci darà delle belle soddisfazioni: è un toro che può stupire.Come si sente, è pronto o è ancora in rodaggio?Io sono pronto, devo ancora migliorare a livello fisico, ma mentalmente sono OK. Credo di aver dimostrato di non essere inferiore a nessuno, quindi sono pronto a giocarmi il posto con i compagni. Come valuta il centrocampo del Toro?Manca ancora la condizione fisica, siamo in crescita, ci manca poco. E l’attacco?È un attacco importante, composto da nomi di qualità, potenzialmente è ottimo.Cosa manca a questo Toro?Mancano i risultati importanti. Speriamo di trovare la continuità e fare tanti punti, perché alla fine l’importante è vincere.Cosa si aspetta dalla partita contro il Peñarol?C’è tanto entusiasmo, è bello confrontarsi con una squadra a livello internazionale che gioca un calcio diverso dal nostro. Sarà una serata piacevole sia per noi che per il pubblico.Come ha trovato i tifosi granata?Sono eccezionali. Non avevo mai vissuto una cosa così, ieri sono stati meravigliosi, sono rimasto a bocca aperta.