di Alessandro Salvatico e Gianluca Sacchetto
toro
‘Punto di non ritorno’, dice Marco Pisano
di Alessandro Salvatico e Gianluca Sacchetto
Ai giornalisti presenti nella sala stampa del centro Sisport si presenta Marco Pisano. L’ultima volta che ci aveva messo la faccia era stato subito prima...
"Ai giornalisti presenti nella sala stampa del centro Sisport si presenta Marco Pisano. L’ultima volta che ci aveva messo la faccia era stato subito prima di Torino-Fiorentina: un momentaccio nero. “Presentarsi in frangenti simili è cosa affrontata con tranquillità da qualcuno, e meno da altri: c’è chi fa più difficoltà”, dice il difensore, usualmente tranquillo, quasi serafico. “Nessuna scaramanzia, no. Certo che mi becco spesso i periodi critici, io…”.
"Cominciamo da domenica. Il Toro è obbligato a vincere. “Non è una bugia, e non possiamo più nascondercelo: non c’è più molo tempo. Riusciamo a perdere meno, ora, ma per dare una svolta ci vogliono le vittorie”. Al plurale, dice il difensore romano. Quante? “Due successi possono dare la svolta”. La quota-salvezza, comunque, sembra dover essere più bassa quest’anno: “Sicuramente. Anche se lo scorso anno certe squadre, verso la fine, hanno ottenuto tre vittorie consecutive. Il Lecce, ad esempio, sembrava condannato, poi ha vinto a Firenze… Due vittorie possono essere la svolta”.
"Pisano descrive le sensazioni post-Lazio come quelle post-Inter. E i presagi non sono splendidi: “Un risultato buono così ci fa dire che ci siamo, che non siamo allo sbaraglio, poi però succede che arriva il Chievo e si torna indietro”. Cosa serve, dunque, per vincere domenica? “Un pizzico di cu..”, è la franca risposta. “La Reggina ha difeso chiusa in 11, i veronesi se la sono giocata di più ma anche loro mentalmente non erano liberissimi; non è facile, contro chi viene a Torino per strappare un punto”.
"Ma questo non dovrebbe valere per l’Udinese; l’ex-palermitano lo sa: “Loro sono proprio forti, lottano per obiettivi diversi dai nostri; sono una grande squadra”. Avversari che spaventano un difensore: “Di Natale, più decisivo; in generale, sono robusti a centrocampo (Asamoah lo ricordo come un ottimo giocatore), fantasiosi ma concreti in avanti. Quagliarella, ormai, ha raggiunto la continuità”. Non si dovranno commettere i soliti errori: “Siamo a un punto di non ritorno. Che incide sugli atteggiamenti, e l’incaz…tura di non fare risultato viene inevitabilmente fuori”.
"Secca: il Toro si salva? “Deve farlo. Lo vogliono tutti: noi giocatori, voi giornalisti, i tifosi”. Squadra più quadrata, ma manca la finalizzazione: questo il focus dei discorsi sull’undici di Novellino, al momento. Pisano punta sui suoi compagni: “Abbiamo bisogno delle giocate di Alessandro, e di Gas (…barroni, ndg), che l’anno scorso ci ha fatto penare, e che ora deve far penare le nostre avversarie. Non abbiamo un grande bomber, ma tanti che possono andare a rete”. A proposito di attaccanti: Bianchi? “Ha bisogno di autostima, è innegabile. Il gol aiuta tutti, dobbiamo metterci sua disposizione, come di Roberto e di Nicola”(Stellone e Ventola, ndg).
"Le ultime parole sono dedicate al ds Rino Foschi: “Positivo il suo arrivo, per il modo di fare che ha. Che poi, al di là della persona, un arrivo porta sempre una reazione nell’ambiente”. Cosa dice il ds ai giocatori? Su cosa insiste, magari sbattendo forte (troppo) i pugni sul tavolo? “Insiste sulle motivazioni che ognuno di noi deve avere. Ci invita ad evitare i personalismi, dicendo che vanno rimandati a quando potranno essere magari più gestibili”. E lo spogliatoio, com’è? “I problemi non sono diversi da quelli che ho vissuto negli altri anni della mia carriera”, chiude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA