di Igor Stasi
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Quando tradiscono i migliori
di Igor Stasi
E dopo un Livorno-Torino che ha mostrato tutti i limiti tecnici di questa squadra ecco che cominciano a sorgere i primi dubbi sui giocatori che formano la rosa di Franco Lerda. Ieri pomeriggio tutti quelli che dovrebbero essere considerati i pezzi forti di questo gruppo (Bianchi e Ogbonna a parte) hanno deluso chi più chi meno le aspettative.Iunco non in forma è ancora un lontano parente del giocatore ammirato nelle prime giornate di campionato, Sgrigna ha corso a vuoto poco servito dai compagni e sempre schierato in un ruolo che non è il suo così come Lazarevic ieri piazzato come esterno di centrocampo ma di certo meno brillante delle ultime due prestazioni settimanali (magari un po’ di stanchezza per le partite ravvicinate può essere sopraggiunta), ed infine Obodo che dovrebbe essere il centrocampista con maggiore qualità e che invece sino ad oggi non le ha mai mostrate, giocando in modo molle ed impreciso.Quel’è il problema allora? Come già detto è la domanda che ci si pone ogni anno. Che sia semplicemente un problema di motivazioni? Oppure questi giocatori sono stati sopravvalutati e considerati più bravi di quello che in realtà sono?Si può come al solito (anche questo è uno sport molto praticato a Torino da cinque anni a questa parte) gettare la croce addosso all’allenatore, in fondo è lui che li allena e li schiera in campo in un certo modo quindi se la squadra non gioca bene si potrebbe dire che la responsabilità è sua. Ma anche in questo caso la domanda sorge spontanea: lo scorso anno Franco Lerda non era l’allenatore che tutti volevano avere sulla panchina granata, colui che faceva giocare bene le sue squadre (e in effetti è sempre stato così) facendo divertire il pubblico e portando a casa i risultati, non era l’uomo che finalmente avrebbe fatto giocare il Torino a calcio a differenza dei soliti mister catenacciari?Per una buona volta invece si dovrebbe dire quella che è la realtà dei fatti: questa squadra ha poca qualità (soprattutto a centrocampo, ma non solo), Lerda (come Colantuono, Beretta, Camolese, Novellino, De Biasi, e Zaccheroni) deve fare di necessità virtù schierando i giocatori che ha a disposizione, non adatti al modulo che fin da prima del suo ingaggio aveva dichiarato di voler utilizzare, potendo contare su una squadra al completo soltanto all’ultimo secondo dell’ultimo giorno di mercato, e per giunta senza nemmeno avere tutti i giocatori che aveva gentilmente richiesto. Bisogna ricominciare comportandosi da squadra più provinciale giocando più di spada che di fioretto, cercando di riguadagnare i punti persi con la speranza che a gennaio vengano finalmente inseriti quegli elementi di qualità che mancano nella rosa di Lerda.(foto M.Dreosti)
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