Quanto è servita Pescara

"di Valentino Della Casa Quanto era importante, vincere ieri. Con i tre punti, intanto, i granata riescono a non perdere troppo terreno, rispetto a chi sta loro davanti, e ritrovano un po’ di quella fiducia, che, dopo una brutta prestazione come quella di Pescara, sembrava avessero perso. Tuttavia, la partita di sabato scorso è stata di grande insegnamento per il Toro di Franco Lerda, che con grande umiltà, ieri, è entrata in campo, rispettando (forse anche troppo) il Portogruaro e, soprattutto, ha capito cosa voglia dire segnare a inizio gara. Proprio così, ieri il Torino è andato in goal all’inizio dei due tempi, una vera e propria doccia gelata per chi subisce la rete, come proprio i granata hanno potuto constatare in Abruzzo. Certo, il rovescio della medaglia dice che l’altra squadra ha tutto il tempo per riorganizzare le idee e cercare di sistemare la partita, ma spesso è difficile recuperare uno svantaggio che magari arriva alla prima occasione utile. E così il Torino ieri è stato cinico, nelle non poche (ma comunque meno rispetto alle altre sei partita) occasioni avute per Bianchi e compagni di reparto di andare a rete. E così il Torino ieri ha vinto, amministrando molto bene nel primo tempo, malino nel secondo, permettendo agli avversari di prendere coraggio e tentare l’assedio finale. Bene molti singoli, meglio (ma non ancora sufficiente) il centrocampo, che con Zanetti (ieri uscito tra gli applausi, va detto) è sembrato più equilibrato, ma che ha perso moltissimo in qualità. Aspettando Obodo (che Lerda cerca di gestire al meglio, visto che ha bisogno di trovare il ritmo partita dopo anni di infortunio), anche la linea mediana pare orientarsi verso una propria identità. Così come tutto il Toro, che, viste anche le troppe ombre di ieri, ha assolutamente bisogno di evitare voli pindarici, migliorando volta per volta.

"(Foto: M. Dreosti)