di Gianluca Sacchetto
toro
Quinto o sesto posto?
di Gianluca Sacchetto
Ad una gara dal termine del campionato i playoff sono in cassaforte. Ora si tratta solo di capire da quale posizione il Toro li affronterà. Le possibilità sono tre: quarto, quinto o...
Ad una gara dal termine del campionato i playoff sono in cassaforte. Ora si tratta solo di capire da quale posizione il Toro li affronterà. Le possibilità sono tre: quarto, quinto o sesto posto. Il quarto sarebbe, ovviamente, manna dal cielo ma per raggiungerlo bisognerà anche sperare in risultati favorevoli: nella fattispecie di una sconfitta del Sassuolo a Lecce. Cosa difficile, visto che un pareggio accontenterebbe entrambe, ma assolutamente non impossibile.
Più probabile, comunque, il quinto o sesto posto, per il quale c’è di mezzo lo spareggio di domenica contro il Cittadella. Per arrivare quinto il Toro ha come unico risultato utile la vittoria, mentre ai veneti ne vanno bene due su tre per difendere la posizione conquistata ieri, grazie alla netta vittoria ottenuta ai danni del Crotone.
La domanda a questo punto è: meglio tentare fino all’ultimo di acciuffare la quarta posizione oppure lasciare fuori molti titolari per farli rifiatare in vista dei playoff? La semifinale di andata si giocherà, infatti, appena tre giorni dopo all’ultima partita della regular-season. Nel caso Colantuono dovesse decidere di dar spazio alle seconde linee il Toro potrebbe colmare proprio con la miglior condizione fisica lo svantaggio derivante dalla classifica, perché le prime tre non si potranno certo permettere il lusso di fare calcoli durante l’ultima giornata. In più, in caso di arrivo al sesto posto incontrerebbe una squadra (Lecce, Brescia o Cesena) beffata all’ultimo per la promozione diretta in serie A. E ciò potrebbe costituire una mazzata psicologica non indifferente, mentre nell’eventuale finale dei playoff questo vantaggio non ci sarebbe.
Arrivando quinto, invece, il Toro se la vedrebbe con il Sassuolo e, in caso di passaggio del turno, dovrebbe tifare per il Cittadella, così da potersi giocare la finale partendo da una posizione di forza: basterebbero due pareggi per la conquista della massima serie.
Gli ultimi novanta minuti di campionato si giocheranno anche sul piano strategico, un fatto quantomeno inusuale nel mondo del calcio mentre non lo è affatto in altri sport.
(foto: M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA